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Cronaca

Mafia, traffico di prodotti petroliferi: coinvolte anche le cosche Mazzei e Pillera

E' quanto scrive la Dia nel rapporto semestrale sulle mafie. L'indagine condotta dalla GdF a ha evidenziato il coinvolgimento di una compagine catanese facente capo a soggetti, quali imprenditori di riferimento delle due famiglie mafiose

"L'inquinamento dell'economia dei territori di riferimento tradizionalmente attuata nei campi imprenditoriali dell'edilizia, del movimento terra e dell'approvvigionamento degli inerti, dello smaltimento dei rifiuti, della gestione dei servizi cimiteriali e dei trasporti, è stata evidenziata nel semestre anche nel business riguardante il traffico di prodotti petroliferi". E' quanto scrive la Dia nel rapporto semestrale sulle mafie, con particolare riguardo alla Sicilia. "

Nel semestre l'operazione "Petrol-Mafia Spa" ha portato l'8 aprile 2021 all'esecuzione di 71 misure cautelari a carico di persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, riciclaggio e frode fiscale di prodotti petroliferi.

L'indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha evidenziato il coinvolgimento di una compagine catanese facente capo a soggetti già implicati in precedenti attività investigative quali imprenditori di riferimento delle organizzazioni mafiose di Catania Mazzei e Pillera. E' stato anche disvelato il solido collegamento tra le compagini 'ndranghetiste del vibonese e i gestori di un deposito fiscale sito in Locri (Reggio Calabria) dove appartenenti a consessi mafiosi campani e siciliani avevano interesse ad avviare stabili commerci al fine di sviluppare ulteriori e remunerative forme di frode".

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