rotate-mobile
Il lungo sfogo

Lanfranco Zappalà rompe il silenzio: "Ho sbagliato ma su di me gogna mediatica"

In un lungo post l'ex candidato sindaco alle elezioni comunali dello scorso anno ammette le proprie colpe annunciando però il ricorso alle vie legali per la diffusione delle immagini che hanno fatto il giro del web: "Un attacco politico e dal sindaco Trantino una caduta di stile"

Ad una settimana dalla diffusione dell'ormai celeberrimo video in cui viene pizzicato a gettare tre sacchi di rifiuti in una discarica abusiva a Piano Tavola, Lanfranco Zappalà rompe il silenzio e lo fa attraverso i suoi canali social. In un lungo post l'ex candidato sindaco alle elezioni comunali dello scorso anno ammette le proprie colpe annunciando, però, il ricorso alle vie legali per la divulgazione delle immagini che hanno fatto in pochissimo tempo il giro del web ed è stato ripreso dalla stampa.

Eccomi, adesso che molti hanno finito il loro sfogo dietro una tastiera, sento la necessità di scrivervi - esordisce Zappalà - Ho sbagliato e sono consapevole dell’errore che ho commesso e accetterò la sanzione che le leggi dello Stato prevedono per tale la violazione. Mi è stata, già, notificata un’ammenda e sono stato identificato. Mi sento di ringraziare pubblicamente gli amici che mi sono stati vicini; ma anche tutti coloro che, pur leggendo le notizie sui social, non hanno aderito alla vergognosa macchina del fango che si è scatenata contro di me".

La ricostruzione dei fatti 

Poi l'ex vicepresidente in Consiglio durante la consiliatura Pogliese ricostruisce l'intera vicenda spiegando che si trattava di fogliame e di aver commesso l'infrazione soltanto perché la discarica comunale era chiusa: "In questi giorni, è circolato sui media e sui social un video filmato della polizia municipale di Belpasso, in cui vengo ripreso mentre deposito tre sacchi: erano solo foglie, materiale organico biodegradabile, non pericoloso. Quel luogo era controllato da telecamere, della cui esistenza io ero a conoscenza. Purtroppo la discarica di domenica era chiusa, ed ho pensato che depositando i sacchi contenenti fogliame sul ciglio della strada sarebbero stati agevolmente raccolti. Dopo alcuni giorni, però, sono stato convocato dalla polizia municipale e mi è stata notificata l’ammenda per la violazione compiuta. I vigili urbani hanno accertato il contenuto delle buste e confermato che il materiale depositato era solo “fogliame” e non materiale nocivo o pericoloso, come qualcuno sui social ha voluto far credere".

L'ex candidato sindaco ripreso mentre getta rifiuti in una discarica abusiva | Video

"Ricorrerò alle vie legali"

Zappalà poi passa all'attacco esprimendo perplessità  per la diffusione delle immagini e annunciando di ricorrere alle vie legali nelle sedi opportune: "Da fonti giornalistiche, ho appreso che il video girava già da giorni, ancor prima di essere depositato da parte della polizia municipale di Belpasso alla Procura della Repubblica di Catania. Un fatto gravissimo, di cui il sindaco e gli uffici comunali preposti dovranno spiegare nelle sedi opportune, in quanto il sistema di controllo delle telecamere appartenente al corpo di polizia municipale è di loro competenza. Per questo e per garantire la mia difesa tecnica nel procedimento penale, ho dato incarico all’avvocato Dario Riccioli. Ma questa è un’altra storia".

"Un attacco politico ben assestato"

Per Zappalà dietro la diffusione delle immagini c'è un attacco politico ben studiato: "È evidente che qualcuno ha confezionato appositamente la bomba, l’ha innescata e dopo l’esplosione ha aizzato la folla contro di me, non tanto per l'infrazione commessa, ma per il ruolo politico che negli anni ho sempre ricoperto".

Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, nel frattempo, ha avviato una verifica interna per capire come una fonte video dell'Ente possa essere finito in pasto ai social: "Il sindaco di Belpasso - continua Zappalà - si è detto stupefatto e si è premurato a giustificarsi, ammettendo che 'qualcosa nel suo Comune non ha funzionato'. Ma questo non basterà. Sto predisponendo tutti gli strumenti che l’ordinamento giuridico mette a mia disposizione per la difesa, affinché io possa tutelare la mia persona dal fango mediatico che mi è stato gettato addosso appositamente, e per tutelare la mia famiglia dalle infami minacce e dagli insulti del tutto gratuiti. Questa non sarà solo una battaglia personale, perché può capitare a chiunque di commettere un’infrazione, ma non per questo si deve rischiare di essere messi alla gogna mediatica".

"Da Trantino una caduta di stile"

"Nella mia carriera politica - conclude Zappalà - non mi sono mai permesso di 'manganellare' o attaccare i colleghi di altri partiti, che hanno avuto pesanti problemi con la giustizia, ho sempre dato loro il beneficio del dubbio e sperato che ne uscissero indenni, mostrando serietà, amicizia, rispetto. Mi dispiace peraltro, la caduta di stile del sindaco di Catania, che, approfittando della situazione, non specificava che l'infrazione era accaduta nel territorio di Belpasso, alimentando così le ingiurie dei catanesi nei miei riguardi. Se questa è la politica di oggi, se questi sono i comportamenti o i modi con cui si combatte politicamente l'avversario, io non ci sto".

Cataniatoday è anche su Whatsapp. Clicca qui per seguire il nostro canale

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lanfranco Zappalà rompe il silenzio: "Ho sbagliato ma su di me gogna mediatica"

CataniaToday è in caricamento