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Lentini, ospedale senza ausiliari: gli infermieri protestano

Il sindacato Cni-Fsi denuncia la grave situazione dell’ospedale di Lentini dove i reparti di geriatria e lungodegenza, medicina, cardiologia e Utic, chirurgia, ortopedia sono sprovvisti dell’ausiliario nel turno di notte: tale figura è presente solo al pronto soccorso e in pediatria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

Il sindacato Cni-Fsi denuncia la grave situazione dell’ospedale di Lentini dove i reparti di geriatria e lungodegenza, medicina, cardiologia e Utic, chirurgia, ortopedia sono sprovvisti dell’ausiliario nel turno di notte: tale figura è presente solo al pronto soccorso e in pediatria.

“Nell’ospedale di Lentini è nata una nuova figura: l’ausiliario “al bisogno”- ironizza Calogero Coniglio, delegato regionale Fsi e coordinatore regionale Cni-Fsi – Nelle ore notturne, in caso di bisogno, i pochi infermieri in servizio, se hanno un’urgenza, devono telefonare al reparto per fare arrivare un collega o un ausiliario disponibile. Nel concreto, se due infermieri si trovano impegnati a svolgere la toilette ad un paziente ( ad esempio con drenaggi chirurgici) e il malato di un’altra stanza chiede aiuto, questo dovrà aspettare l’ausiliario del pronto soccorso per svolgere un’urgenza di competenza infermieristica. E’ materialmente impossibile ed illegale che uno o due infermieri, addirittura senza personale di supporto, possano gestire da soli qualsiasi avversità o emergenza sanitaria”.

Per i reparti in oggetto, infatti, l’amministrazione ha stabilito che, nei turni notturni, deve rimanere in servizio un solo infermiere o al massimo due senza l’aiuto di un ausiliario: tutto ciò contrasta con i livelli essenziali di assistenza (LEA) e con il DLgs 81/2008. La grave carenza infermieristica dell’ospedale Umberto I° è stata anche denunciata in passato dal dottor Corrado Barrotta dirigente sindacale del Cni-Fsi all’Asp 8 di Siracusa.

“Abbiamo segnalato più volte, tramite i nostri dirigenti sindacali, alla direzione dell’Asp 8 – dichiara Coniglio - di intervenire per affrontare e risolvere la grave carenza di assistenza sanitaria e sicurezza dei cittadini e dei pazienti, ma non abbiamo mai ricevuto alcuna convocazione. Chiediamo a tutti gli organi di indirizzo di intervenire per quanto di loro competenza al fine di ottenere con sollecitudine la presenza costante, nelle 24 ore, di almeno 4 infermieri per il turno di mattina e pomeriggio, 3 Infermieri per la notte e 2 ausiliari per i turni di mattina,  pomeriggio e notte”.

Al momento, nell’ospedale di Lentini, c’è un solo ausiliario anche per 30 posti letto, il quale deve sbrigare il lavoro che in base al contratto e alle leggi nazionali dovrebbero svolgere almeno in tre. Il gravissimo problema è stato affrontato poche “notti” fa dal dottor Spada Giuseppe, dirigente sindacale CNI-FSI, che ha segnalato alla direzione dell’ospedale di Lentini la carenza di ausiliari.

“Abbiamo già inviato una nota all'Assessorato regionale alla salute sulla vicenda e nei prossimi giorni alla direzione chiederemo la mappa di come e dove sono suddivisi gli infermieri e gli ausiliari tra i presidi ospedalieri di Siracusa Umberto I, Lentini, Augusta, Noto e Avola - continua Coniglio - Vogliamo sapere se ci sono casi di ausiliari diventati personale amministrativo andando contro quelle che sono le regole o se gli ausiliari in malattia sono realmente 'malati', chiedendo per tutti loro una visita al medico del lavoro”. 

Il perdurare della carenza infermieristica negli ospedali siciliani si ripercuote sulla qualità assistenziale dei malati. Tale situazione potrebbe essere risolta attraverso lo sblocco della graduatoria valida di concorso ma purtroppo questa è stata bloccata, "siamo in attesa anche che molti contratti a tempo determinato siano rinnovati".

“L’emergenza personale negli ospedali siciliani è cronica - continua Coniglio– come già denunciato e documentato ai tavoli tecnici regionali in assessorato svoltisi a ottobre e novembre scorso. Una situazione che negli ultimi giorni è diventata insostenibile. Gli infermieri e altri operatori assistenziali sono costretti a fare le acrobazie per garantire i livelli di assistenza ma soprattutto sono costretti a svolgere un’attività che non gli compete quella dell’ausiliario”.

“Sono passati mesi e nonostante denunce pubbliche – conclude Coniglio - la situazione all’interno dei reparti si è notevolmente aggravata. Se le risposte continueranno a farsi attendere il sindacato si riserva ulteriori iniziative, comprese le vie legali. Sono convinto sempre di più che solo la lotta e la pratica del conflitto riusciranno a difendere i lavoratori da questa morsa mortale dei poteri forti che dominano tutti i livelli istituzionali e che vogliono far pagare la crisi solo ed esclusivamente ai cittadini e ai lavoratori. Il Governo sta facendo arretrare pesantemente i diritti dei lavoratori, conquistati con le lotte e con i sacrifici dal dopoguerra ad oggi. Ciò è molto più grave quando ad essere coinvolti nella macina sono addirittura i poveri pazienti ricoverati come nel caso dell’UU.OO. dell’Asp 8 di Siracusa. Il CNI-FSI è pronto a difendere le vessazioni dei lavoratori ed è per questo che lancia un appello a tutti i lavoratori per allontanarli definitivamente dalla catena creata da Cgil, Cisl e Uil, via via diventate complici a tutti gli effetti del sistema padronale e governativo, determinando in tutto il Paese una deriva autoritaria dove a farne la spesa sono solo ed esclusivamente i lavoratori.”
 

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