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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Processo "Sotto scacco", l'estorsione al Cavaliere Condorelli: 31 condanne e 5 assoluzioni

E' la sentenza pronunciata dal Gup Luigi Barone a conclusione del processo abbreviato nato dall'inchiesta "Sotto scacco" nei confronti di tre gruppi criminali di Paternò e Belpasso legati a Cosa nostra di Catania

Trentuno condanne e cinque assoluzioni. E' la sentenza pronunciata dal Gup Luigi Barone a conclusione del processo abbreviato nato dall'inchiesta "Sotto scacco" nei confronti di tre gruppi criminali di Paternò e Belpasso legati a Cosa nostra di Catania. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Dda, portarono al blitz del 4 maggio del 2021 contro gli storici clan mafiosi Alleruzzo, Assinnata e Amantea e dei loro vertici legati alla "famiglia" Santapaola-Ercolano che gestivano in esclusiva il traffico di droga e le estorsioni nella "zona di appartenenza".

Tra i condannati, a 8 anni e 4 mesi di reclusione, c'è anche Daniele Licciardello accusato di un tentativo di estorsione al cavaliere Giuseppe Condorelli, a capo di una famosa azienda dolciaria etnea con un messaggio con errori di ortografia e sgrammaticato, ma dal significato chiaro: "Mettiti a posto o ti faccimo saltare in aria cercati un amico". L'impreditore, famoso per i suoi torroncini pubblicizzati da Leo Gullotta, aveva denunciato la richiesta di 'pizzo' e si è poi costituito parte civile nel procedimento, così come hanno fatto anche il Comune di Belpasso e diverse associazioni antiracket.

Tra i condannati anche Santo Alleruzzo (11 anni), Domenico 'Mimmo' Assinnata senior (un anno e quattro mesi in continuazione), Pietro Puglisi (20 anni) e Salvatore Vito Amantea (15 anni). Il gup ha assolto Vincenzo Gattarello, Salvatore Fallica, Vincenzo Asero, Paolo Biondi e Katia Cunsolo.

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