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Sabato, 27 Aprile 2024
Gli sviluppi del caso

Sparatoria di Nesima, è morto in ospedale il 27enne albanese ferito

Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate ai medici, che non sono riusciti ad intervenire chirurgicamente per estrarre una pallottola conficcata nel cranio

E' morto alle ore 9 e 45 di questa mattina presso l'ospedale Garibaldi Centro il 27enne albanese Kastriot Ismailaj, gravemente ferito durante la sparatoria verificatasi a Nesima, in via Santo Cantone, all'interno di un alloggio popolare posto al civico 10. Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate ai medici, che non sono riusciti ad intervenire chirurgicamente per estrarre una pallottola conficcata nel cranio. Gli accertamenti per la dichiarazione di decesso si sono conclusi intorno alle 16 di questo pomeriggio.

A che punto sono le indagini

Nel frattempo continuano le indagini per far luce su questa intricata vicenda. A condurle è la squadra mobile etnea su coordinamento della Procura. La terza persona che gli agenti stavano cercando, convinti fin da subito che dentro la casa, un tempo abitata da un'anziana signora recentemente deceduta, ci fosse qualcun altro, si è presentata ieri negli uffici della squadra mobile. L'identificazione del 27enne Giovanni Di Benedetto è stata possibile anche grazie alle dichiarazioni rese dal secondo ferito, un catanese di 43 anni caduto dal secondo piano della palazzina dopo essere stato a sua volta ferito con un colpo d'arma da fuoco. La scientifica sta esamindando la pistola ritrovata tra le mura di quell'appartamento, forse conteso, e pare siano tre i bossoli ritrovati.

Si attende l'interrogatorio del "terzo uomo"

Nei confronti di questa nuova figura, che potrebbe chiudere i contorni della vicenda, la Procura di Catania ha emesso un fermo di polizia giudiziaria, ipotizzando il reato di tentato omicidio. Anche se non si conoscono ancora i capi di imputazione a suo carico, a questo punto, potrebbe essere chiamato a rispondere anche di omicidio. E' assistito dall'avvocato Dario La Monaca, che riferisce al teledono di non essere in possesso degli atti, e si trova attualmente nel carcere di Piazza Lanza. Tra le tre figure coinvolte, pare sia l'unico a non aver riportato ferite. L'interrogatorio di garanzia è stato fissato per domani mattina alle ore 10, sempre all'interno del penitenziario catanese. Successivamente, la decisione sulla convalida del fermo.

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