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Cronaca Mascalucia

Omicidio della piccola Elena, si attendono i rilievi dei carabinieri e l'autopsia

Presso la villetta di Martina Patti, in via Turati, sono attesi, a partire da sabato, i carabinieri del Sis del comando provinciale di Catania per eseguire i rilievi e fare luce sul brutale omicidio. Gli accertamenti serviranno a trovare il luogo del delitto e l'arma utilizzata

È previsto per oggi pomeriggio il conferimento dell'incarico per l'autopsia sul corpo di Elena, la bimba di quasi 5 anni uccisa dalla mamma Martina Patti a Mascalucia. Il corpo della piccola si trova presso l'obitorio all'ospedale Cannizzaro di Catania. Presso la villetta di Martina Patti, in via Turati - a partire da sabato - sono invece attesi i carabinieri del Sis del comando provinciale di Catania per eseguire i rilievi e fare luce sul brutale omicidio. L'articolo 360 del codice di procedura penale, infatti, disciplina una particolare categoria di accertamenti tecnici che possono essere disposti nel corso delle indagini. Sono accertamenti tecnici definiti "irripetibili” che verranno eseguiti nella villetta di Martina Patti e serviranno a trovare il luogo del delitto: o nell'abitazione o nella campagna abbandonata dove la donna ha fatto trovare il cadavere della piccola. La bambina, secondo i carabinieri che indagano, sarebbe stata uccisa con un'arma da taglio, perchè il corpo aveva ferite compatibili con un coltello da cucina, ma l'arma non è stata ancora trovata.

Nei pressi della villetta, sono in tanti che si recano per lasciare un mazzo di fiore, un messaggio per la sfortunata bambina. C'è anche un disegno che raffigura la piccola Elena Del Pozzo come un angelo che sta volando in cielo: "Piccola Elena strappata alla terra. Non essere triste. Tu sei un angelo e sicuramente presto sarai felice lassù a giocare insieme a Gesù".

foto disegno elena-2

Ieri sera, presso chiesa San Vito di Mascalucia, si è svolta una messa per pregare e ricordare la piccola Elena. Presente anche l'arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Luigi Renna, che durante la sua omelia ha dichiarato: " I sentimenti, pur comprensibili, di rabbia e di astio, non daranno pace a nessuno. Facciamo silenzio e rispettiamo il dolore. Guardiamo con grande senso di responsabilità a quello che può accadere a chiunque, in circostanze estreme. Ci permettiamo solo di aggiungere al silenzio un invito, quello ad usare misericordia. La vendetta non può riportare in vita la piccola Elena". "Non è una morte qualunque quella della piccola - ha aggiunto il vescovo- e ci interroga su circostanze e responsabilità. Ma noi vogliamo essere profondamente umani e cristiani e quindi non vogliamo entrate nella coscienza delle persone e nella situazione di una famiglia che oggi ha diritto al silenzio e alla discrezione".

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