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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca San Giovanni la Punta

Lucrezia Di Prima assassinata in casa dal fratello con una coltellata alla gola

Dai rilievi dei carabinieri sarebbe emersa una ricostruzione sulle ultime ora di vita della 37enne. Il giovane fratello l'avrebbe prima colpita mortalmente e poi avrebbe trasportato il corpo nelle campagne nei pressi di Nicolosi

Le indagini dei carabinieri sulla morte di Lucrezia Di Prima, 37enne di San Giovanni La Punta, hanno permesso di ricostruire un quadro di una vicenda terribile e inquietante sin dal principio. La ragazza, conosciuta in città e impegnata nel sociale, era scomparsa due giorni fa: i suoi genitori si trovavano fuori sede ed era rimasta in casa con il fratello. Proprio quest'ultimo, con il fidanzato, avrebbe dato l'allarme ai familiari prima e poi alle forze dell'ordine denunciando la scomparsa della sorella. Lucrezia Di Prima non aveva più dato sue notizie e aveva lasciato in casa cellulare, portafogli e chiavi dell'auto.

Poi dopo le ricerche dei carabinieri qualcosa nella versione fornita dal fratello Giovanni Francesco di 22 anni, ha cominciato a non tornare. E così il ragazzo, messo alle strette, si è autoaccusato di un omicidio efferato facendo trovare il cadavere della sorella nelle campagne nei pressi di Nicolosi. Dai rilievi della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale dei carabinieri è emerso che l'omicidio è avvenuto in casa: Lucrezia è stata colpita da una coltellata mortale alla gola. Poi il fratello l'avrebbe messa dentro alcuni sacchi neri e l'avrebbe portata in auto sino alle falde dell'Etna, in aperta campagna. I due fratelli vivevano, in alloggi separati, con i genitori e si presume che possa esserci stata una lite tra i due e quindi, poi, un raptus omicida del 22enne.

Giovanni Francesco Di Prima viene descritto come un ragazzo solitario, appassionato di cultura orientale e di sport. Pare che, specie negli ultimi mesi, si fosse ancor più chiuso in se stesso. Mentre la sorella Lucrezia era molto attiva nella vita sociale, nel volontariato e nella parrocchia. La famiglia è sotto choc: il padre è un ex dipendente comunale mentre un altro fratello è un poliziotto. Da ieri il giovane presunto omicida è in stato di fermo per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. 

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