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Cronaca Civita / Piazza del Duomo

Emergenza rifiuti, il piano "straordinario" che colma il mancato svolgimento dell'ordinario

Per farlo, Palazzo degli elefanti starebbe impegnando circa 50mila euro in più rispetto a quanto previsto nel capitolato d'appalto, fanno sapere dagli uffici comunali. Anche se il costo complessivo del servizio ammonterebbe a quasi 85mila euro. La differenza di circa 30mila euro verrebbe investita dal Consorzio Gema

"Il piano straordinario varato d'imperio dal mio assessorato non comporta oneri aggiuntivi rispetto a quanto già previsto". Andrea Barresi, assessore all'Ecologia al Comune di Catania, esprime soddisfazione per la serie di interventi di lavaggio e spazzamento appena avviata nel Lotto Centro. Un piano di natura straordinaria che sembrerebbe colmare il mancato svolgimento dell'ordinario. È questo il senso della programmazione degli interventi extra ordinem attuata dal Comune per ripristinare le condizioni igieniche in una città cosparsa da cumuli di immondizia. "Particolare attenzione verrà posta alle zone dove da un mese è stata avviata la raccolta differenziata porta a porta", sostiene l'assessore a CataniaToday. "Abbiamo diviso il lotto in quattro zone così da potere preventivare azioni mirate - conclude Barresi - e l'azienda si è messa a disposizione senza alcun corrispettivo". Le carte però direbbero altro. 

"Tutte le operazioni dovranno essere programmate in aggiunta ai servizi già prestati dall'azienda incaricata - si legge nel documento dirigenziale avente ad oggetto 'servizi straordinari a seguito dell'emergenza discarica "Sicula Trasporti" nel periodo maggio-giugno 2022' - e saranno quantificate e remunerate separatamente dal canone ordinario, sulla base delle risorse (uomini e mezzi) impiegate per come indicato nel corso del tavolo tecnico del 19 luglio". Al centro della trattativa tra Comune e Gema c'è stata la ridefinizione del piano delle frequenze di spazzamento. I primi cinque interventi hanno preso il via ieri con l'effettuazione del servizio nella zona compresa tra via Andrea Doria, via Passo Gravina, viale Vittorio Veneto, via Umberto I, via Puccini e Corso Sicilia. Da oggi seguiranno altri quattro interventi per concludere martedì, con la pulizia di piazze e parchi ricadenti nel lotto centrale.

Per portare avanti il piano, Palazzo degli elefanti starebbe impegnando circa 50mila euro in più rispetto a quanto previsto nel capitolato d'appalto, fanno sapere dagli uffici comunali. Anche se il costo complessivo del servizio ammonta a quasi 85mila euro. La differenza di circa 30mila euro verrebbe colmata dal Consorzio Gema. Ovvero la ditta che, dopo le statuizioni dei giudici amministrativi, è subentrata a Dusty nella complicata gestione di un lotto al centro delle polemiche per le difformità, in termini di risorse disponibili, tra quanto stabilito nel piano di intervento e quanto in realtà servirebbe per raggiungere concretamente l'obiettivo. La spesa extra si aggiungerebbe, quindi, ai 160mila euro in più impegnati in favore di Ecocar (di cui 70mila per la pulizia delle spiagge libere e parcheggi annessi), per un importo complessivo pari a quasi 200mila euro. Tutti per interventi straordinari che, in quanto tali, non sono stati previsti nel capitolato d'appalto dal valore, solo per il Lotto Centro, di 162 milioni di euro. 

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Se l'assessore si dice soddisfatto per l'iniziativa, non manca chi, come il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Graziano Bonaccorsi, storce il naso. "Gema, come Dusty prima, ha bisogno di mezzi e uomini che questo appalto non garantisce", è la posizione  di Bonaccorsi. "Lo dico da sempre - incalza - questa gara è stata fatta con i piedi, senza un minimo di lungimiranza e i 200mila euro in più che stiamo spendendo ne sono la dimostrazione". Sarebbero due i motivi che hanno condotto l'amministrazione a varare il piano alternativo: la limitata capacità di smaltimento di Sicula Trasporti - causa principale della formazione di cumuli di rifiuti tra maggio e giugno - e le inefficienze del servizio di raccolta differenziata. Che Palazzo degli Elefanti imputerebbe alla gestione dell'appalto condotta da Dusty e la ditta invece alle difformità tra quanto previsto nel piano di intervento e quanto concretamente serve alla città.

In mezzo c'è la questione penali, cioè le sanzioni che l'ente potrebbe irrogare per i disservizi procurati dall'azienda e che, però, il Comune non sarebbe nelle condizioni di mettere in atto. E la causa, ancora una volta, deriverebbe dalla redazione del piano di intervento. Che, tra gli oneri che ricadono sull'azienda, non prevede la rimozione delle macrodiscariche ma solo delle microdiscariche. Una circostanza che non permetterebbe l'irrogazione di sanzioni per la mancata rimozione di cumuli di rifiuti di grandi proporzioni. L'emergenza dunque continua a pesare in una città con un Comune in dissesto e che a giorni vedrà impegnato il Consiglio comunale a valutare nuovamente l'aumento della Tari del 18 per cento.

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