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Comune di Catania

Telecamere fuori uso alla villa Bellini e problema sicurezza, Spoto (MpA): "Serve un presidio fisso"

Il prossimo venerdì mattina è in programma una riunione della sesta commissione specificatamente dedicata al tema sicurezza, con la partecipazione degli assessori Giovanni Petralia (Manutenzioni) e Salvo Tomarchio (Verde pubblico)

Anche Serena Spoto, presidente della sesta commissione del Comune di Catania, interviene in relazione al mancato funzionamento delle telecamere di sorveglianza presenti alla villa Bellini  e sul problema sicurezza. Lo stupro della ragazzina 13enne nei bagni pubblici del giardino più frequentato della città, posto nei pressi di una bambinopoli, ha prepotentemente riacceso i riflettori sull'emergenza sicurezza e sulla necessità di garantire una vigilanza adeguata in qualsiasi orario. Soprattutto nella fascia pomeridiana-serale.

"Avevamo svolto prima dello stupro un sopralluogo alla villa Bellini, rilevando già alcune criticità che devono ancora essere risolte, come ad esempio quelle relative al funzionamento delle telecamere. Il problema sicurezza - afferma  - si pone in maniera analoga anche al parco Gioieni. Avremo nuovamente una riunione il prossimo venerdì mattina alle 11 e 30 in videoconferenza, con la partecipazione degli assessori Giovanni Petralia (Manutenzioni) e Salvo Tomarchio (Verde pubblico). In attesa di risolvere le problematiche relative alle telecamere di sorveglianza, - continua la consigliera comunale del MpA  - sarà avanzata la richiesta di istituire un presidio fisso nei due parchi cittadini. Nel caso specifico dello stupro avvenuto lo scorso 30 gennaio, anche se avessero funzionato, gli occhi elettronici non sarebbero stati in grado di far scattare un intervento perchè si tratta di dispositivi di vecchia generazione: è necessario che qualcuno monitori lo schermo costantemente per capire che sta accadendo qualcosa di anomalo. E' stato recentemente definito l'acquisto di un nuovo lotto di dispositivi 'intelligenti', la cui richiesta d'acquisto era principalmente legata per la lotta all'abbandono indiscriminato di rifiuti. Ma - conclude - potrebbero essere preziosi anche sul fronte della vigilanza, insieme ad un ulteriore rafforzamento del personale delle forze dell'ordine. Magari incrementando in maniera ancora più sensibile l'invio di militari dell'esercito nella nostra città".

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