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Lunedì, 29 Aprile 2024
Violenza sulle donne

Tenta di strangolare la compagna con una catena ed un bastone da karate, arrestato 25enne

Un 25enne catanese avrebbe picchiato selvaggiamente la propria compagna, convinto che lei avesse ospitato in casa un amante "immaginario". Le violenze e gli insulti sarebbero inoltre avvenuto davanti ai figli di 1 e 2 anni

I carabinieri della tenenza di Misterbianco hanno arrestato un 25enne catanese, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna, con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza dei loro figli minorenni. La ragazza, infatti, sarebbe stata aggredita e picchiata dall’uomo davanti ai bimbi di 1 e 2 anni di età poiché era convinto che lei avesse ospitato in casa, durante la notte, il suo amante. Le deliranti accuse del 25enne sarebbero iniziate verso le 7 del mattino, quando la madre della ragazza, che vive con loro a Misterbianco in un’abitazione al piano terra, è uscita di casa, chiudendosi la porta alle spalle. Il giovane compagno, svegliatosi dopo aver sentito il richiudersi dell’uscio, avrebbe subito raggiunto la donna in cucina, dove lei stava preparando il latte per i loro figli, cominciando ad accusarla di tradimento perché convinto che ad uscire di casa a quell’ora fosse stato, in realtà, un amante e non sua madre. A nulla purtroppo sarebbero valsi i tentativi della ragazza di fargli comprendere l’assurdità di quelle insinuazioni.

"Ti ammazzo, ti sciolgo nell’acido"

Tant’è che lui l’avrebbe addirittura minacciata dicendole: "Ti ammazzo, ti sciolgo nell’acido", aggiungendo di aver già preparato una fossa per sotterrarla in campagna. In un crescendo di violenza, il 25enne l’avrebbe poi insultata sputandole in volto, per poi puntarle alla gola un coltello a serramanico, con l’avvertimento che l’avrebbe sgozzata se lei non avesse ammesso di avere un altro uomo. A furia di spintoni, l’uomo avrebbe quindi fatta cadere la donna, facendole sbattere la testa sul pavimento. E poi avrebbe afferrato un bastone da difesa adoperato nelle arti marziali, nello specifico un manganello estendibile con catena, colpendola sulle gambe e sulle braccia. Mentre lei era in terra, infine, avrebbe tentato di strangolarla sempre con quella catena, mollando la presa soltanto quando si sarebbe accorto che la donna stava diventando paonazza, perché non respirava più. Avendo avuto contezza della pericolosità della situazione, la ragazza sarebbe stata costretta ad ammettere di aver sbagliato, pur non avendo alcuna colpa, accettando di rivelare il nome dell’amante immaginario.

La donna costretta a coprire i lividi con il trucco

Solo con questa promessa sarebbe così riuscita a farlo smettere di picchiarla, nonostante le continue minacce di morte: "Non ti ammazzo perché ci sono i bambini, ma se chiami i carabinieri ti uccido". Quando, verso l’ora di pranzo, la madre della donna è tornata a casa, il 25enne avrebbe addirittura insultato anche lei, accusandola di "coprire" le malefatte della figlia, per poi arrivare a puntarle alla gola il coltello a serramanico adoperato prima dei confronti della compagna, urlando: "Vi ammazzo tutti". La donna, facendosi forza, con una scusa è riuscita ad allontanarsi da casa e a chiedere aiuto, chiamando i carabinieri. Una pattuglia si è precipitata sul posto ed a quel punto l'uomo avrebbe ordinato alla convivente di andare a coprire i segni delle violenze con del make-up. I militari, notando lo sguardo atterrito dei bambini e della madre della donna, sono subito riusciti a cogliere ed interpretare i segnali della violenza subita, chiedendo con urgenza l’intervento di un’ambulanza per far visitare la 21enne, bloccando e mettendo in sicurezza l'uomo violento. L'autorità giudiziaria ne ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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