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Vaccini ai bambini: "Pochi pediatri coinvolti nonostante una circolare dell'Assessorato autorizzi il via libera"

A dichiararlo è Giuseppe Vella, segretario regionale della Fimp Sicilia, il sindacato dei pediatri più rappresentativo: "Ad oggi solo in poche aziende sanitarie si e' potuto dare il via libera al coinvolgimento dei professionisti"

Nonostante lo scorso 16 novembre sia stato firmato un accordo regionale per la partecipazione dei pediatri di libera scelta alla campagna vaccinale, ad oggi, solo in poche aziende sanitarie si è potuto dare il via libera al coinvolgimento dei professionisti. "Sono partite Caltanissetta, Catania e Trapani, le altre aziende sanitarie attendono la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'accordo che lo scorso 9 dicembre è stato ratificato dal Comitato regionale di pediatria - dice Giuseppe Vella, segretario regionale della Fimp Sicilia - dopo l'intesa che abbiamo con il dirigente generale per la pianificazione dell'assessorato regionale alla salute Mario La Rocca. In altre province, per esempio a Messina, sono pronti ma le Asp non fanno partire il servizio aspettano la Gazzetta".

Una circolare dell'assessorato regionale alla salute dei giorni scorsi, come conferma anche l'assessore Ruggero Razza, aveva autorizzato le Asp a dare attuazione all'accordo in attesa della pubblicazione in Gazzetta, "che dovrebbe avvenire nella prossima", dice Razza .

"Siamo sempre stati disponibili alla collaborazione fin dal primo momento dell'emergenza Covid - dice Vella - anche a livello nazionale si era raggiunto un'intesa per vaccinare i genitori e 'caregiver' di bambini fragili o disabili e poi abbiamo manifestato disponibilità a vaccinare i genitori di tutti gli assistiti".

L'accordo prevede la possibilità per i pediatri di vaccinare gli assistiti over 12, ma anche altre fasce come quella 5-11 anni, familiari conviventi ed eventuali 'caregiver' degli assistiti e pazienti di altri pediatri "che non partecipano attivamente alla somministrazione. Previsti anche i vaccini a domicilio per i bambini non deambulanti e la possibilità di vaccinare in sedi individuate dalle aziende sanitarie. La Regione Siciliana, secondo l'accordo, riconosce 10 euro a dose per quelle fatte in studio e 25 per quelle domiciliari. Stabilite anche le tariffe per centri vaccinali e unità mobili 31,50 euro/ora. Ma l'impegno prevede anche l'esecuzione di tamponi antigenici nasali per la riammissione a scuola degli alunni a 5 euro a tampone. "Non è mai stata fatta una questione di soldi - sottolinea Vella - deve essere chiaro che i pediatri siciliani non hanno mai lontanamente pensato di speculare sulla pandemia".

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