Spettacolo 'Elisir d’amore'
Ambientare alle falde dell'Etna, nella Catania del secondo dopoguerra un caposaldo del teatro musicale ottocentesco come L’elisir d’amore, rievocando il contesto storico della ripresa postbellica, che tanta affinità ha con le attuali criticità internazionali, sollevate prima dalla pandemia e dai recenti venti di guerra. Rievocare i primi anni Cinquanta ispirandosi al cinema italiano del neorealismo. E invadere di bici la scena come nello struggente film di Vittorio De Sica, Ladri di biciclette appunto.
E questa l’inedita e originale la lettura di un grande regista come Antonio Calenda, chiamato a mettere in scena il capolavoro di Gaetano Donizetti al Teatro Massimo Bellini, dove sarà in scena per sette repliche dal 10 al 17 maggio.
Nelle sette recite si alterneranno i soprani Irina Dubrovskaya e Manuela Cucuccio (Adina), i tenori Mario Rojas e Valentino Buzza (Nemorino), i bassi Francesco Vultaggio e Luca Galli (Dulcamara), i baritoni Clemente Antonio Daliotti e Giovanni Guagliardo (Belcore), i mezzosoprani Paola Francesca Natale e Albane Carrere (Giannetta); nel ruolo dell’assistente di Dulcamara il mimo Giancarlo Latina. Assistente alla regia è Manola Plafoni, alle scene Giovanni Ragusa, aiuto costumista Giovanna Giorgianni, responsabile dei movimenti scenici Jaqueline Bulnés.
Lo spettacolo rientra nel recupero della stagione lirica 2020, ripresa dopo la lunga interruzione dovuta alla pandemia. Gli abbonati potranno quindi accedere esibendo appunto l’abbonamento. Chi non è abbonato e desidera acquistare il biglietto potrà farlo attraverso il botteghino.