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"Stop phone", riprende il progetto di sensibilizzazione sui rischi del cellulare sulla salute

L'attività informativa riguarda i rischi fisici e psicologici legati a un eccessivo uso del cellulare da parte dei ragazzi, in relazione all’esposizione alle onde elettromagnetiche e alla nomofobia

Riprendono le attività del progetto "Stop phone", rivolto a docenti e alunni degli istituti superiori della provincia etnea, per un utilizzo corretto, consapevole e intelligente del telefono cellulare. Il prossimo appuntamento in programma è fissato per domani, mercoledì 17 aprile, a partire dalle ore 11, presso la scuola “Maria Montessori-Pietro Mascagni” di Catania. Il progetto, coordinato dal direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda, nella cornice del Piano Regionale della Prevenzione 2020-25 - Linea PP04 area dipendenze, è promosso dal dipartimento di Prevenzione (guidato da Antonio Leonardi) e dal dipartimento di Salute Mentale (diretto da Carmelo Florio). Coinvolti, dall’inizio dell’anno scolastico ad ora, circa 600 studenti, di età compresa fra gli 11 e i 15 anni. In ogni incontro, gli operatori aiutano gli alunni a conoscere e comprendere i rischi fisici e psicologici sulla salute, legati a un eccessivo uso del cellulare, all’esposizione alle onde elettromagnetiche e alla nomofobia, suggerendo ai raqazzi i comportamenti corretti da adottare.

Le attività si concluderanno il 6 maggio, con l’ultimo incontro in programma presso l’istituto comprensivo statale “G. Verga” di Viagrande. "Ogni attività formativa rivolta ai più giovani è un investimento per il futuro - afferma il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. Ringrazio tutti gli attori coinvolti in questa iniziativa con la quale promuoviamo un uso consapevole dello smartphone, valorizzandone le opportunità, ma cogliendo anche i rischi".

Sono 7 gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto. Oltre all’istituto "Montessori- Mascagni", hanno partecipato anche le scuole “G. Parini” di Catania, “G. Rodari” di Acireale, “Padre Pio” di Misterbianco, “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di San Giovanni La Punta, “G. Falcone” di Catania. Tre le equipe impegnate nel progetto: due dell’Asp di Catania, una del Dipartimento di Prevenzione, composta da Rosa Rita Lo Faro, direttore del Servizio Igiene Ambienti di Vita (Siav), e Francesca Grazia Cicciù, dirigente medico dello stesso Servizio; l’altra del dipartimento di Salute Mentale, formata da Fabio Brogna, direttore del Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche, e Filomena Galano, dirigente pedagogista della stessa Unità Operativa; e una del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Polizia Postale-Sicilia Orientale (Cosc), diretto dal primo dirigente della Polizia di Stato, Marcello La Bella, composta dai dirigenti Letterio Freni e Gabriele Piazza, che hanno trattato le tematiche relative ai pericoli del web e in particolare le condotte di cyberbullismo. Quest’anno le azioni formative sono, inoltre, realizzate in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Ufficio VII – Ambito Territoriale di Catania (diretto da Emilio Grasso) e la Rete Civica della Salute (presieduta da Pieremilio Vasta) con la partecipazione attiva di Maria Grazia Romano, referente Rcs su questa linea di attività del Piano aziendale di Prevenzione.

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