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Domenica, 28 Aprile 2024
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Sindrome da rientro: come si manifesta e come affrontarla

E' chiaro che il rientro dalle vacanze estive rappresenti per tutti coloro che devono tornare al lavoro un momento particolare, che va affrontato tenendo conto di alcuni fattori

Il picco di felicità, dopo un periodo di vacanza, dura un paio di settimane. Successivamente, quando arriva il momento di tornare al lavoro, a scuola ed alla routine quotidiana, nasce spesso una sensazione di disagio ed ansia che viene oramai chiamata 'sindrome da rientro'.

E' la stessa sensazione che caratterizza ed alimenta la cosidetta 'sindrome della paura della domenica', ossia la sofferenza per il pensiero di dover tornare in ufficio il lunedì dopo il riposo del weekend.

Psicologi e terapeuti hanno classificato questo stato d'animo (che può anche comportare senso di perdita, umore basso, irritabilità, insonnia) come ansia anticipatoria, ossia la paura e la preoccupazione di cose negative che potrebbero accadere in futuro.

Lo psicologo Guy W inch ha individuato come le persone sperimentino la maggior parte dello stress legato al lavoro quando non sono in servizio: quando percorrono la strada per tornare a casa, quando sono con la famiglia o con gli amici, quando ci si sveglia nel cuore della notte.

Bisogna quindi necessariamente difendersi da questa tendenza se vogliamo proteggere il nostro benessere quando si è in ferie per la pausa estiva.

Questa tendenza alla 'ruminazione' è una forma illusoria ed inconsapevole di controllo delle situazioni. E si può scacciarla secondo gli esperti in primis pensando che è una cosa 'magica' credere che pensando alle cose queste possano cambiare ed in secondo luogo restituendo relatività al proprio contributo.

Se noi pensiamo sempre al lavoro da un lato ci sentiamo urgenti ed importanti e questo può alimentare l'autostima, ma in realtà non si è mai gli unici determinati per l'esito di una determinata situazione. Per capire quanto troppo si 'rimugini' gli esperti consigliano di tenere un diario della rimuginazione.

Esistono delle strategie 'salva-benessere': usare la carta d'imbarco, lo scontrino del negozio preferito o il biglietto di ingresso di un museo come segnalibro o metterli in bella vista sulla scrivania; scegliere una foto del viaggio appena fatto come schermo del pc; indossare capi di abbigliamento comprati in viaggio; annotare alcuni pensieri su qualcosa che ci è piaciuto particolarmente o su qualcosa di nuovo che abbiamo imparato; programmare, prima di rientrare al lavoro, un viaggio o qualche giornata di relax insieme a parenti ed amici; rientrare al lavoro in un giorno lavorativo meno stressante rispetto al lunedì; aprire la mail professionale e scorrere tutti i messaggi per avere un quadro generale della situazione; aprire la mail privata ed eliminare tutte le promozioni e le vecchie newsletter; riprendere la propria routine il prima possibile e rispettare gli orari dei pasti e di quando si va a dormire.

A prescinere da questi singoli approcci per evitare lo stress da rientro è comunque fondamentale gestire le aspettative. Che non devono essere quelle di tornare dalle vacanze come una persona diversa pronta ad affrontare tutto e subito il primo giorno.

Per gestire in modo sano il tempo lavorativo e quello personale è fondamentale individuare un chiaro confine tra i due: per demarcare il confine si può per esempio utilizzare come escamotage quello di cambiare abito, ascoltare musica, tornare a casa a piedi.

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