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Martedì, 30 Aprile 2024
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Melatonina e valeriana contro l'insonnia: quando sono efficaci

Raggiungere la fase del sonno a molti sembra scontato, ma nella realtà non lo è affatto

Chi da sempre dorme bene ritiene che il cervello, soprattutto quando si è stanchi, ceda in modo naturale al sonno.

Ma nella realtà dei fatti il sonno non è una condizione facile da raggiungere: il cervello deve attivare in modo specifico alcni centri che lentamente spingono tutti i neuroni ad una attività di sincronizzazione.

Ad interrompere questo meccanismo possono arrivare condizioni fisiche e psichiche, l'eccessivo uso di alcol, l'utilizzo di sostanze stupefacenti.

Soffrire di insonnia è una condizione seria che va adeguatamente diagnosticata e curata per evitare che si possano sviluppare altre patologie fisiche e mentali (disturbi depressivi e d'ansia).

Per combattere l'insonnia spesso vengono utilizzati rimedi che provengono dalla fitoterapia, essendo il funzionamento delle piante mediato da molecole con attività sul nostro cervello e quindi non dissimile da quello che è contenuto nelle pillole.

Nei casi più lievi o transitori molti hanno beneficio dall'utilizzo della melatonina, un ormone che noi produciamo per favorire l'induzione del sonno.

Quando invece il disturbo è persistente gli esperti consigliano di non aumentare il dosaggio di melatonina o fitoterapici in generale come anche la valeriana (perchè se assunti in quantità eccessive possono avere effetti indesiderati).

In questo caso è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia che sarà in grado di proporre eventuali interventi di natura comportamentale o farmacologica per evitare che l'insonnia possa diventare un problema eccessivamente grave.

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