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Lunedì, 29 Aprile 2024
I dettagli dell'indagine

Inchiesta Athena, le intercettazioni che scuotono Paternò: "Se sale Naso facciamo lavorare 7/8 cristiani"

Oltre al sistema di condizionamento delle aste giudiziarie con metodi mafiosi, l'interesse della Procura etnea si è focalizzato sulla ricostruzione dei movimenti sotterranei avvenuti a margine della tornata elettorale del 2022. "Sono estraneo a tutto, non ho niente da nascondere", dichiara il sindaco Naso

I risvolti dell'inchiesta Athena, condotta tra dicembre 2019 e luglio 2022 e che ha decretato questa mattina l'esecuzione di 17 misure cautelari, hanno creato un vero e proprio terremoto nella comunità paternese. Un sisma di natura politica, oltre che giudiziaria, con scosse di assestamento che arrivano anche nel resto della provincia e dell'Isola. Oltre al sistema di condizionamento delle aste giudiziarie con metodi mafiosi, l'interesse della Procura etnea si è focalizzato sulla ricostruzione dei movimenti sotterranei avvenuti a margine della tornata elettorale del 2022.

Le accuse di voto di scambio

Secondo l'accusa, Vincenzo Morabito e Natale Benvenga, esponenti dei "Mussi i ficurinia", frangia del clan Laudani, avrebbero promesso a Nino Naso, attuale sindaco di Paternò, all'epoca dell'indagine candidato per la riconferma alle elezioni comunali, di procurargli voti in cambio di alcuni pesanti favori al gruppo mafioso. E' quanto si legge nelle carte dell'ordinanza. Il giudice per le indagini preliminari non ha disposto misure cautelari a carico del primo cittadino, il cui nominativo figura tra i 56 indagati: di questi, solo quindici si trovano ora in carcere e due sono stati posti ai domiciliari con braccialetto elettronico.

I nomi degli arrestati

Il "patto elettorale" 

In questo contesto va inserita anche la presenza dell'assessore comunale Salvatore Comis, che avrebbe ricevuto una proposta analoga. Secondo il "patto elettorale" ricostruito dall'ipotesi accusatoria, avrebbe dovuto "orientare la sua futura attività politica in favore dell'associazione mafiosa". Prima come candidato sindaco e, successivamente, come assessore allo sport, spettacolo, polizia municipale, viabilità e randagismo. Nonostante la mancata elezione, infatti, a lui sarà affidato proprio il ruolo di assessore con delega alle attività produttive, politiche agricole ed imprenditoriali, manutenzioni impianti spettacolo e randagismo.

Le assunzioni pilotate 

Tornando alla posizione del sindaco Naso, tra le richieste avanzate da Vincenzo Morabito, con toni gentili che gli inquirenti classificano come "tipici dello stile mafioso", ci sarebbe l'assunzione a tempo determinato di due persone nel servizio di raccolta rifiuti del comune etneo: uno è figlio di un esponente del clan Morabito-Rapisarda, mentre l'altro fratello di un membro della cosca degli Assinnata. Entrambi saranno effettivamente assunti nel 2021, con rinnovi di contratto che si protrarranno, pur con qualche initoppo, fino allo scorso mese di ottobre".

"Se sale Naso facciamo lavorare 7/8 cristiani"

In una conversazione intercettata nel maggio del 2021 tra Natale Benvenga, Pietro Cirino ed un terzo interlocutore non identificato, viene presa in analisi l'ipotesi dell'elezione di Antonino Naso, evidenziando i possibili vantaggi dal punto di vista del "collocamento occupazionale" di figure ritenute "amiche".  "Per esempio... se sale Nino Naso e... la cosa che vogliamo ci deve dare la pu... per pulire il verde... e gli mettiamo gli operai e facciamo lavorare 7/8 cristiani... e non te lo dà perché ha i suoi ... i suoi interessi... allora dammi la pulizia del cimitero... e non te la dà perché ha i suoi... " .

Naso: "Legalità e trasparenza alla base del mio mandato"

"Sono estraneo a tutto. Sono quelle cose che ti lasciano l'amaro in bocca. Ho letto le notizie apparse oggi sui social e sui giornali - dichiara a Cataniatoday il sindaco di Paternò, Nino Naso -  ma non ho niente da nascondere. Sicuramente confido nella magistratura, sono sicuro che sarà fatta chiarezza in sede giudiziaria. Ma sono veramente amareggiato, perchè la legalità e la trasparenza sono alla base del mio mandato e della mia stessa vita".

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