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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Misterbianco

Mafia, droga ed estorsioni ai danni di commercianti del Catanese: 10 arresti

L'indagine, denominata "The Gift", coordinata dalla Dda etnea e condotta da militari dell'Arma di Misterbianco, ha fatto luce su estorsioni a imprenditori locali, compresi i titolari di una autocarrozzeria e di una concessionaria di auto e anche a diversi privati cittadini

Vasta operazione antimafia dei carabinieri a Misterbianco. Dieci le persone destinatarie di misure cautelari emesse dal gip, indagate a vario titolo per estorsione aggravata dal metodo mafioso, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

L'operazione "The Gift"

L’indagine, denominata “The Gift”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dai carabinieri di Misterbianco dall’ottobre al dicembre 2020, ha consentito di accertare una serie estorsioni, con metodo mafioso, ai danni del titolare di un’autocarrozzeria e di una concessionaria di automobili del comune di Misterbianco. Le estorsioni venivano poste in essere al fine di mantenere alcuni detenuti in carcere, nonché per garantire “protezione” alle attività commerciali prese di mira, a fronte del pagamento di un corrispettivo in denaro (regalo) da versare con cadenza mensile. I risultati delle indagini hanno permesso di quantificare gli illeciti proventi, per circa 5.200 euro, derivanti dalle attività estorsive.

Operazione "The Gift", due imprenditori vittime di estorsioni: i nomi degli arrestati

Nel corso dell’indagine, si è proceduto quindi all’arrestodi uno dei responsabili delle estorsioni, nonché al fermo di un altro responsabile (entrambi già condannati, in sede di giudizio abbreviato, alla pena di 4 anni e sei mesi di reclusione).  Sono emersi, inoltre, ulteriori episodi estorsivi commessi ai danni di privati cittadini - vittime inizialmente di furto di veicoli e successivamente di estorsione con il metodo del “cavallo di ritorno” - i quali, per rientrare in tempi brevi in possesso del loro veicolo indebitamente sottratto, si rivolgevano ad alcuni “intermediari”, ben inseriti nei circuiti criminali del territorio, che si attivavano tempestivamente riuscendo a garantire la restituzione del veicolo al legittimo proprietario dietro pagamento di un determinato corrispettivo in denaro, variabile in relazione alla tipologia di vettura ed ai “rapporti di amicizia” tra vittima e intermediario.

Traffico di stupefacenti

L’attività d’indagine ha inoltre documentato il coinvolgimento di alcuni indagati in altre attività criminose quali la detenzione, l’acquisto e la cessione di sostanze stupefacenti di varia natura (hashish e marijuana). A tal riguardo, dagli elementi indiziari raccolti, è emersa la “poliedricità criminale” di Giuseppe Strano, operante in vari settori d’interesse per le proprie attività criminali, dalle estorsioni a carico di un commerciante di automobili aggravate dal metodo mafioso alla compravendita “all’ingrosso” di ingenti quantitativi di stupefacenti destinati al rifornimento delle numerose piazze di spaccio presenti nel capoluogo etneo e nell’hinterland catanese. È stato anche accertato il suo ruolo da “intermediario qualificato” - in virtù della sua caratura criminale e della piena conoscenza del mondo della micro-criminalità dedita ai furti di veicoli - per il ritrovamento di veicoli rubati a privati cittadini e restituiti con il metodo del “cavallo di ritorno”.

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