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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sanità

Diabete tipo 1, pazienti catanesi costretti ad attendere anche sette mesi per ottenere un costoso dispositivo

Questa patologia cronica, che colpisce soprattutto piccoli pazienti, necessita di cure specifiche per tenere sotto controllo i livelli di glicemia e la corretta somministrazione di insulina. I ritardi nella consegna dei dispositivi infrangibili variano dai 3 ai 7 mesi, come denuncia l'associazione Adf

Da diversi mesi nel Catanese si verificano dei gravi ritardi nella consegna di presidi medici essenziali per chi convive con il diabete di tipo 1. Si tratta, in particolare di specifici sensori che non sarebbero forniti ai cittadini dall'Azienda sanitaria locale nei tempi e nei modi previsti. Adf di Catania (Associazione diabete e famiglia), dopo aver inviato diverse sollecitazioni e diffide negli uffici preposti e ai dirigenti, ha deciso di denunciare i fatti, rivolgendosi alla nostra testata. Questa patologia cronica necessita di cure specifiche per il monitoraggio della glicemia e la somministrazione di insulina e le famiglie, il più delle volte, non sono in grado di procedere autonomamente all'acquisto di questi prodotti innovativi, il cui costo può arrivare anche a 7 mila euro.

Penalizzati anche i bambini

I disservizi coinvolgerebbero un centinaio di pazienti, con ritardi che variano dai 3 agli 8 mesi. I sensori in questione, forniti dal servizio sanitario nazionale, sono particolarmente utili ai bambini poiché permettono di bypassare le punture ai polpastrelli, decisamente dolorose e, purtoppo, necessarie per monitorare i livelli sanguigni. "Siamo molto amareggiati - dichiara Luca Serio – presidente dell’associazione Adf - perché non si riesce a risolvere questa situazione. Parliamo di persone, e non di oggetti. Ulteriori ritardi potrebbero mettere a serio rischio la continuità terapeutica di coloro che lottano contro questa grave patologia. Un nostro associato di Acireale, per esempio, ha atteso ben 7 mesi la consegna del 'FreeStyle Libre' per la propria figlia e lo ha ricevuto solo dopo una diffida inviata da Adf. Se questo stato di cose si protrarrà ancora, saremo costretti a intraprendere azioni più eclatanti e chi ha determinato questa condizione dovrà risponderne".

Cos'è il diabete di tipo 1

Il diabete mellito di tipo 1 è una patologia cronica e autoimmune,  che comporta la distruzione di cellule dell’organismo riconosciute come estranee e verso le quali vengono prodotti degli anticorpi che le attaccano. Nel caso specifico, vengono distrutte le cellule del pancreas che producono insulina. Questa patologia rappresenta circa il 10 per cento dei casi di diabete. È detto anche "diabete giovanile" o "insulino-dipendente" per distinguerlo dal tipo 2  in quanto insorge, di solito, in giovane età. Si sviluppa in genere durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in bambini neonati o in giovani adulti e dura sostanzialmente tutta la vita.I ritardi nelle consegne rischiano di compromettere i percorsi di cura avviati dai pazienti catanesi-3

I ritardi dovuti alle complicate procedure d'acquisto

La questione dei ritardi nella consegna dei dispositivi per la cura del diabete di tipo 1 è fra le priorità del nuovo commissario straordinario Giuseppe Laganga Senzio sin dal suo insediamento, come reso noto dalla direzione sanitaria dell'Asp etnea. Questi dispositivi di lunga durata non sono contemplati nella gara di bacino per la Sicilia orientale esperita dall’azienda capofila, l' Asp di Enna. L'Azienda Sanitaria etnea ha dovuto acquistarli singolarmente, sulla scorta delle indicazioni fornite dai medici prescrittori, attraverso numerose determine adottate per ogni singolo paziente e da ciascun distretto sanitario territorialmente competente.

L'Asp assicura: "Risposte più rapide ai pazienti"

"Per razionalizzare e velocizzare le procedure aziendali, ridurre i tempi di consegna dei dispositivi e garantire continuità assistenziale ai pazienti, il commissario straordinario - fa sapere la direzione dell'Asp - nelle more dell’aggiudicazione della nuova gara di Bacino per la Sicilia orientale, ha disposto di avviare diverse procedure negoziate a carattere massivo per l'affidamento dei prodotti in questione, i cui ordini saranno determinati dalle indicazioni fornite dai medici prescrittori e validate dai diversi uffici protesi e presidi distrettuali aziendali o da altro organismo aziendale individuato a questo scopo". La nuova procedura dovrebbe essere completata in tempi celeri, compatibilmente con le procedure tecniche del caso, per garantire risposte più rapide alle esigenze dei pazienti.

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