Il pentito Vincenzo Rosano racconta gli omicidi di mafia irrisolti degli anni '90
Vincenzo Rosano dallo scorso 3 maggio ha iniziato a raccontare ai magistrati diversi fatti di sangue risalenti nel tempo, svelando i particolari di omicidi irrisolti avvenuti negli anni '90 nel territorio di Adrano, i cui autori non erano ancora stati individuati
Le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Vincenzo Rosano entrano nel vivo dei processi scaturiti dalle operazioni "Adrano Libera" e "Impero" della polizia di Stato. Sul banco degli imputato siedono numerosi esponenti del clan mafioso Santangelo-Taccuni di Adrano sono imputati per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina e marijuana), svariati reati contro il patrimonio, nonché truffa e falso in danno dell’Inps. Contrariamente al figlio Valerio, che già diversi anni prima aveva scelto di collaborare con la giustizia, Vincenzo Rosano dallo scorso 3 maggio ha iniziato a raccontato ai magistrati diversi fatti di sangue risalenti nel tempo, svelando i particolari di omicidi irrisolti avvenuti negli anni '90 nel territorio di Adrano, i cui autori non erano ancora stati individuati. Le sue dichiarazioni sono adesso al vaglio dei magistrati, che dovranno condurre le indagini per trovare elementi di riscontro.