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Domenica, 28 Aprile 2024
Parla la premier

Meloni: "Nessuno scontro con la magistratura, dico quello che penso"

La presidente del consiglio torna sulle sentenza di Catania che mette in discussione il decreto sui migranti: "Motivazioni particolari". Sulla finanziaria dice: "Le risorse sono poche, non dobbiamo fare tutto subito"

"Non c'è nessuno scontro con la magistratura. Dico quello che penso, è un tema che riguarda una sentenza specifica". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenuta oggi al Festival delle Regioni a Torino, a proposito della polemica nata dopo una sentenza a Catania in cui viene messo in discussione il decreto sui migranti. "La magistratura - ha detto Meloni - è libera di disapplicare una legge del governo e il governo è libero di dire che non è d'accordo. Perché a me la motivazione con la quale si rimette in libertà un immigrato irregolare, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dicendo che le sue caratteristiche fisiche sarebbero quelle che i cercatori d'oro in Tunisia considerano buone per il loro interesse, mi pare francamente una motivazione molto particolare".

Sanità, Meloni: "Le risorse vanno spese bene"

Nel suo discorso la premier ha parlato anche di economia, soffermandosi in particolar modo sulla situazione della sanità. "Il governo sta lavorando per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini: su questo siamo aperti e pronti a qualsiasi tavolo di confronto per studiare quali siano, nella condizione a cui siamo chiamati ad operare, le modalità per raggiungere questo obiettivo. Io credo che l'obiettivo principale sia la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, consapevoli che ci muoviamo in contesto molto complesso che è caratterizzato da elementi che rendono la materia sempre più difficile da affrontare". 

Quella della sanità "è una situazione complessa che bisogna gestire con attenzione e capacità di coesione. Parto dal presupposto che una sanità efficiente e efficace è l'obiettivo di tutti" ma "sarebbe miope perseguire questo obiettivo e concentrare tutta la discussione sull'aumento o meno delle risorse. Dobbiamo avere un approccio diverso, più profondo, provare a concentrarci tutti, con coraggio, lealtà e verità - invita la premier - su come le risorse vengono spese. Perché non basta necessariamente spendere di più se poi quelle risorse venissero utilizzate in modo inefficiente. È allora io credo che la sfida, da affrontare insieme, sia questa. Sono pronta a fare insieme questo lavoro".

"Le risorse sono poche, non dobbiamo fare tutto subito"

Quanto alla manovra le risorse sono poche e andranno centellinate. "Abbiamo messo a punto la Nadef e stiamo per affrontare una legge di bilancio difficile  - ha detto Meloni - anche perché abbiamo ricevuto eredità da governi che avevano un orizzonte breve e hanno fatto scelte che oggi paghiamo. Il vantaggio che abbiamo è un orizzonte di legislatura non dobbiamo fare tutto subito, ma passo passo, si possono cadenzare gli interventi che sono tanti, mentre le risorse sono poche. Noi abbiamo concentrato le poche risorse che avevamo ad aumentare il potere d'acquisto delle famiglie. E vogliamo rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale".

Fonte Today.it

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