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Domenica, 28 Aprile 2024

Colpi di pistola dopo una lite in un autonoleggio, sei ordinanze di custodia cautelare

A chiamare il 112 sono stati i residenti di via Negrelli. Quando i poliziotti sono giunti sul posto, la saracinesca dell'attività commerciale in cui si sono svolti i fatti era abbassata, come se nulla fosse successo

Lo scorso 27 maggio un autonoleggio di via Negrelli, a Nesima, è stato teatro di una violenta rissa, i cui contorni sembrerebbero quelli di una spedizione punitiva successiva ad una lite. Poco prima che le pistole cominciassero a sparare, Giuseppe Micale, che con il padre Rosario gestisce l'attività commerciale, avrebbe avuto una discussione con un uomo. A carico di questo soggetto non sono state emesse ordinanze di custodia cautelare. Ma dalle indagini della squadra mobile etnea, coordinate dalla procura, è emerso che, poco dopo, in negozio sono giunti in sua difesa il 51enne Salvatore Musumeci, detto "Turi a' mina" (unico ora in carcere), ed un gruppo di fiancheggiatori composto dagli altri indagati destinatari di misure cautelari con arresti domiciliari.

Gli spari e le moto danneggiate

In particolare, il 22enne Giovanni Balsamo, avrebbe dato man forte a Salvatore Musumeci, il quale avrebbe a sua volta danneggiato due moto in esposizione all’interno dell’autonoleggio gestito da Giuseppe e Rosario Micale. Nelle immagini registrate dalle telecamere della stessa attività commerciale, si vedono i due gettare a terra i due mezzi con violenza. "Turi a' mina", inquadrato con una pistola in mano, sarebbe poi andato via consegnando l'arma a sua sorella Sebastiana Musumeci, ed alla nipote, Concetta Jessica Rita Saitta. Anche le due donne hanno ricevuto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le testimonianze dei residenti hanno accelerato le indagini

A chiamare il 112 sono stati, infine, i residenti della zona, che hanno collaborato alle indagini permettendo di ritrovare sotto un'auto parcheggiata in via Negrelli una pistola Beretta modello 84-F calibro 9 short, con matricola abrasa e di provenienza clandestina. Era munita di colpo in canna e nel caricatore c'erano altre quattro cartucce, mentre altre due proiettili calibro 7,65 sono stati trovati sempre sotto un'auto. Quando sono arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato la saracinesca abbassata, come se nulla fosse successo. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito. Sul muro dell'autonoleggio sono stati rilevati diversi fori d'entrata di colpi d'arma da fuoco, così come sulla porta dell'area aperta al pubblico ed in quella del bagno.

L'escalation di violenza in città

Non sono ancora stati chiariti i contorni della lite, nata forse per motivi economici. Gli inquirenti, che hanno rinominato l'operazione "Mine vaganti", escludono però un possibile collegamento con la successiva sparatoria di via Santo Cantone, avvenuta il 30 giugno scorso sempre nello stesso quartiere, che ha coinvolto altre cinque persone e provocato la morte del 27enne albanese Kastriot Ismailaj. Intanto, le pallottole continuano a "vagare" con cadenza settimanale. Il ferimento di un 32enne colpito al gluteo da un proiettile al gluteo, risale a soli due giorni fa. Il 6 luglio un 47enne era stato gambizzato durante la notte al Villaggio Sant'Agata. Ed il 18 giugno, in via Capo Passero, qualcuno ha esploso dei colpi di pistola contro un'auto intestata alla moglie di un pregiudicato.

Il nuovo piano sicurezza sta funzionando?

"L'attenzione  è massima in questo momento - commenta il Prefetto Maria Carmela Librizzi, a margine di una riunione tecnica sui festeggiamenti estivi in onore di Sant'Agata - e lo dimostrano gli arresti di oggi. C'è una grande attività preventiva da parte di tutte le forze dell'ordine ed auspichiamo a breve dei risultati concreti". Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, giunto in città il 9 giugno scorso per partecipare ad una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, aveva annunciato una rimodulazione delle forze già presenti. Il Sindaco Trantino aveva invece richiesto una maggiore presenza dell'esercito, già attivo da anni con l'operazione "Strade sicure". Che coinvolge però poche decine di militari. Mettendo in linea i fatti, sembrerebbe che le dinamiche interne alla criminalità cittadina non abbiano cambiato direzione in conseguenza di questo nuovo assetto.

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