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Sabato, 27 Aprile 2024
Alimentazione

Curcuma: proprietà e benefici

Sono molti i benefici per il nostro organismo che possono derivare dal consumo di curcuma, detta anche 'zafferano d'India'

La curcuma, conosciuta anche come zafferano d'India, è una pianta perenne facilmente individuabile grazie alle foglie larghe ed ai fiori gialli. 

In cucina, grazie al suo sapore piccante ed all'aroma leggermente amarognola, viene molto apprezzata. La parte che viene utilizzata della pianta è la radice di colore arancione ricca di proprietà nutrizionali.

In commercio troviamo tre diversi tipi di curcuma: la radice completa, la curcuma essiccata e polverizzata (quella maggiormente acquistata) e l'olio essenziale (pieno di principi attivi).

La curcuma in cucina può essere utilizzata aggiungendola alle insalate, allo yogurt, alle zuppe, alle verdure, alla carne. E' possibile però preparare anche il 'golden milk', ossia una miscela di pasta di curcuma, latte di soia, vaccino, di riso, di mandorla, avena, zenzero e miele. 

Viene molto utilizzato anche l'olio extravergine di oliva aromatizzato alla curcuma, che si ottiene aggiungendo al normale olio qualche cucchiaio di polvere di curcuma.

Curcuma - Benefici 

- favorisce l'aumento della produzione di bile, ragione per la quale favorisce la digestione dei grassi

- antinfiammatoria, antibatterica, antiossidante

- alcuni studi hanno confermato la circostanza che favorisce la fluidificazione del sangue, contribuendo quindi al miglioramento della circolazione ed al contenimento del colesterolo cattivo

- viene spesso utilizzata in cosmetica per la sua capacità cicatrizzante

- alcuni studi hanno confermato che l'utilizzo di curcuma aiuta nell'avere maggiore memoria e favorisce il migliore funzionamento del sistema nervoso, svolgendo un'azione antidepressiva

- pur non essendovi studi scientifici che lo dimostrano, c'è chi ritiene che la curcuma abbia anche la capacità di 'bruciare i grassi' e favorire la perdita di peso

Curcuma - Controindicazioni

Non deve essere utilizzata da coloro che soffrono di calcoli biliari, di reflusso gastroesofageo o ulcera peptica. Va assolutamente evitata anche in caso di gravidanza o allattamento.

Come sempre se ne consiglia l'assunzione prolungata nel tempo solamente dietro consiglio del proprio medico di fiducia.

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