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Lunedì, 29 Aprile 2024
Animali maltrattati

Continuano le indagini sulle corse clandestine di cavalli, denunciate cinque persone

Sequestrati anche due cavalli, tra cui il purosangue inglese "Lampo" che ha vinto la gara clandestina dello scorso 12 giugno a Nicolosi

Nel corso dell’ultimo anno, i carabinieri del Comando provinciale hanno denunciato più di 27 persone ed emesso sanzioni per oltre 94mila euro per contrastare le corse clandestine di cavalli. Un fenomeno che rappresenta una forma di controllo del territorio ed è anche una modalità di reinvestimento di capitali illecitamente conseguiti, in considerazione del consistente giro di soldi delle scommesse clandestine.

Il video dei controlli

Chiaramente le prime vittime del business redditizio sono sicuramente gli animali maltrattati, che sono spesso anche sottoposti a sostanze dopanti, molte volte di importazione estera, circostanza che crea un mercato parallelo di farmaci illegali. I carabinieri della Compagnia di Paternò hanno denunciato in stato di libertà 5 persone, responsabili in concorso dei reati di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, combattimento tra animali e interruzione di pubblico servizio, per aver partecipato ad una corsa clandestina di cavalli che si è svolta lo scorso 12 giugno a Nicolosi alla presenza di centinaia di spettatori.

Durante le indagini, hanno giocato un ruolo essenziale sia la conoscenza dell’humus criminale del territorio, sia l’esame dei video postati sui social network. In particolare, in alcuni di questi, con un sottofondo di musica neomelodica, venivano esaltate le prestazioni del cavallo vincitore. In prima battuta i militari sono riusciti a scovare e denunciare i proprietari (due catanesi di 50 e 58 anni, anche con precedenti per mafia) dei cavalli “Lampo” e “Agente segreto”, che durante la corsa incriminata, erano stati maltrattati a colpi di frusta per spronarli alla vittoria. Successivamente sono stati denunciati anche i due fantini, catanesi di 42 e 41 anni, ed uno degli spettatori. Le indagini hanno inoltre permesso di scoprire dove fossero tenuti nascosti i due cavalli che avevano gareggiato, recuperati in altrettante stalle a Biancavilla (Lampo) e Lineri (Agente segreto).

Il primo è un purosangue inglese, vincitore della sfida clandestina e noto nell’ambiente dell’ippica per aver partecipato a competizioni a livello nazionale. I due animali, posti sotto sequestro, sono stati quindi affidati in custodia al Centro per l’Incremento Ippico per la Sicilia e ad un maneggio privato. Nel corso dell’attività, i militari hanno inoltre controllato, sempre insieme all’Asp di Catania, altre stalle catanesi. Sono state elevate sanzioni per oltre 4mila euro nei confronti di un 43enne catanese, pregiudicato per mafia, che deteneva due cavalli senza le documentazioni amministrative e sanitarie.

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