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Domenica, 28 Aprile 2024
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Ancora una scossa di terremoto, aumenta il tremore vulcanico: Etna verso una nuova eruzione?

Dopo le recenti scosse di terremoto, l'Ingv di Catania ha registrato un aumento del tremore vulcanico dell'Etna. La copertura nuvolosa non consente di comprendere pienamente che tipo di attività sia in corso

Una nuova scossa di terremoto, di modesta entità, ha interessato il fianco orientale dell'Etna, in territorio di Milo. Il sisma, che segue altri quattro eventi analoghi verificatisi in un arco temporale di sei ore, è stato localizzato dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania a 6 chilometri dal centro abitato, con ipocentro relativamente superficiale, posto a 5 chilometri di profondità sotto la crosta terrestre.

Terremoti superficiali

"La sismicità di questa mattina - spiega Marco Neri, primo ricercatore Ingv di Catania e vice commissario alla ricostruzione delle zone colpite dal Sisma di Santo Stefano del 26 dicembre 2018 - è stata molto superficiale, praticamente al livello del mare, ed ha interessato le faglie del basso versante orientale ad est di Santa Venerina. Il sisma con magnitudo 2.0 dele 9 e 09 ha avuto epicentro in Valle del Bove ed è più profondo (5.1 km). Si tratta quindi di faglie diverse - continua - che però potrebbero essere indotte a muoversi dalla risalita del magma nel condotto centrale del vulcano, come fa supporre la ripresa di emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est dei giorni scorsi. Tuttavia - conlcude Neri - è pur vero che le faglie del versante orientale etneo si possono muovere anche indipendentemente dall'attività vulcanica, rientrando tra quelle strutture tettoniche che deformano il fianco orientale dell'apparato, facendolo muovere lentamente verso est, in direzione del bacino ionico".

In arrivo una nuova eruzione?

Lo scenario attuale potrebbe concedere spazio ad una possibile nuova eruzione del vulcano più alto d'Europa Anche se non è detto che i tempi siano maturi. Già lo scorso 14 maggio, ad esempio, si era verificata un'improvvisa esplosione (di modesta entità) presso il Cratere di Sud Est, senza ulteriori eventi analoghi. Alle 12 e 10 di questa mattina si è registrato un repentino incremento dell'ampiezza media del tremore vulcanico, ora posta su valori alti dove tuttora permane. "Le localizzazioni del centroide delle sorgenti - si legge in una nota dell'Ingv etneo - sono nell'area del cratere di Sud-Est ad una quota di 2700 metri sopra il livello del mare. L'attività infrasonica è bassa, tuttavia il numero degli eventi potrebbe essere sottostimato a causa del forte vento". La copertura nuvolosa non rende possibile il monitoraggio visivo della zona craterica. La simulazione delle ceneri vulcaniche indica, per la giornata odierna, una direzione verso i quadranti orientali, tra Acireale-Giarre.

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In foto il tracciato sismico della stazione Ecne

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