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Cronaca Picanello / Viale Vittorio Veneto

Che fine ha fatto il parcheggio di Largo Bordighera? Assessore Arcidiacono: "Non sarà più realizzato"

Era il novembre 2019 quando il "caso" della viabilità lungo il viale Vittorio Veneto approdò in un consiglio straordinario. Il casus belli fu il cordolo centrale per i bus Amt, poi rimosso dall'amministrazione. Quest'ultima aveva promesso un nuovo parcheggio, lato via Bernini, e i semafori intelligenti che ancora non sono arrivati

Era l'agosto del 2019 quando lungo il viale Vittorio Veneto iniziarono i lavori per installare una corsia, centrale, dedicata ai bus Amt per velocizzare i tempi di percorrenza della mobilità pubblica. La decisione dell'amministrazione, di concerto con la partecipata, provocò la reazione di cittadini e soprattutto dei commercianti: le sigle datoriali e i consiglieri comunali d'opposizione chiesero di rivedere gli intendimenti del Comune, temendo un rischio caos viabilità e una diminuzione dei flussi e quindi degli affari. 

Dopo un serrato dibattito - e perfino un consiglio comunale straordinario sul tema - l'amministrazione fu costretta a correggere il tiro elimando il cordolo centrale, installato in via sperimentale, e a promettere una serie di correttivi per permettere una migliore vivibilità e viabilità nella zona densamente popolata da esercizi commerciali. Tra le promesse del Comune vi erano i semafori "intelligenti" per realizzare la cosiddetta "onda verde", la costruzione di un parcheggio nella zona di largo Bordighera e via Bernini in sinergia con Sostare e un nuovo arredo urbano da acquistare con i proventi della tassa di soggiorno.

Era il novembre del 2019 - e già i consiglieri di Catania 2.0 avevano evidenziato dei ritardi - e a distanza di oltre due anni nulla è cambiato, nonostante i tempi previsti "entro Natale" (sempre del 2019). Non c'è il parcheggio su largo Bordighera, non ci sono i semafori intelligenti, non c'è un nuovo arredo urbano. La zona di sosta delle auto, che dà su via Bernini, è colma di rifiuti: in alcuni angoli sono ammonticchiati cumuli su cumuli e un camion dei panini, con tavoli e sedie, occupa parte dell'area. Con buona pace dei commercianti che hanno atteso due anni e mezzo e hanno visto solo qualche timido lavoro poi bloccato.

Parcheggio largo Bordighera

Abbiamo chiesto lumi all'assessore alla Mobilità Giuseppe Arcidiacono che dà subito una notizia: il parcheggio di largo Bordighera non si farà. "I costi materiali dell'opera sono troppo alti (in consiglio aveva dichiarato circa 250mila euro; ndr) - spiega l'esponente della giunta - e abbiamo preferito investire sul parcheggio di piazzale Sanzio che è stato finanziato. Si tratta di un grande parcheggio che servirà la stessa zona e i lavori si avvieranno a breve".

"Inoltre - dice ancora Arcidiacono - ci saranno i lavori di Terna lungo il viale Vittorio Veneto per l'elettrodotto che è abbastanza malridotto per cui la mobilità potrebbe risentirne. In ogni caso il parcheggio Sanzio, con 350 posti, assolverà il medesimo ruolo che avrebbe dovuto prendere il parcheggio su via Bernini". Per quanto concerne i semafori "intelligenti" Arcidiacono dice: "Li stiamo acquistando non solo per viale Vittorio Veneto ma anche per altre vie importanti, come Corso Italia, e avranno la funzione di snellire il traffico".

La domanda - dopo i due anni e mezzo di attesa - è: quando arriveranno? "Sapete che Catania è in dissesto - conclude - e abbiamo grossi problemi di spesa. Abbiamo utilizzato fondi del Pon Metro e ci voleva l'avvallo del ministero, ci sono le gare in itinere e contiamo di poter concludere presto le procedure". Intanto se rimane aperto il "nodo" viale Vittorio Veneto si apre anche quello di viale Libertà: anche in questo caso sono stati i cordoli il "casus belli".

Appena svoltosi un incontro sulla questione, l'Assoesercenti dichiara: "L'amministrazione comunale ha fatto collocare, senza aver convocato mai le parti per un parere, dei cordoli sulle corsie per delimitare il passaggio dei bus. Da qui - dicono i commercianti -  diventa impossibile effettuare il carico scarico merci e la sosta temporanea, come avveniva in precedenza. A questo si aggiunge che gli alberi, a ridosso della corsia preferenziale non sono oggetto di potatura già da tempo, tanto che un autobus di passaggio ha agganciato alcune fronde strappandole dagli arbusti".

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