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Lunedì, 29 Aprile 2024
Criminalità organizzata

Operazione "Eureka", il debito di un boss catanese per una partita di cocaina

C’è anche un esponente di spicco dei Cursoti milanesi, Carmelo Di Stefano, tra i 108 destinatari di misura cautelare in carcere nella maxi operazione dei carabinieri dei Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria contro la 'ndrangheta. Tutto ruota intorno all'insolvenza di Di Stefano dopo l'acquisto di 7 kg di cocaina

C’è anche il boss appartenente alla cosca dei Cursoti milanesi Carmelo Di Stefano detto “Pasta ca sassa” tra i 108 destinatari di misura cautelare in carcere della maxi operazione dei carabinieri dei Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria contro la 'ndrangheta. Le accuse per gli arrestati  vanno dall’associazione mafiosa al concorso esterno, dall’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti alla produzione, traffico e detenzione illeciti di stupefacenti, dalla detenzione e traffico di armi anche da guerra al riciclaggio.

Cosa c'entra Di Stefano con la 'ndrangheta? L'anello di congiunzione è una partita di cocaina. Il suo nome infatti, già noto per altre vicende giudiziarie (l'ultima l'operazione Zeus), viene tirato in ballo, come emerge nelle carte dell’inchiesta dell’Operazione “Eureka”, nelle chat intercorse tra il figlio (non indagato) di un esponente della 'ndrangheta Mammoliti e un soggetto ignoto, in cui si afferma che Mammoliti senior, nel periodo compreso tra marzo e luglio e quindi durante il lockdown, avrebbe venduto 7 kg di cocaina, al prezzo di 220mila euro, proprio a Di Stefano e che ancora non avesse saldato il debito.

La ricerca di Distefano e la sparatoria a Librino

E' il 29 luglio 2020 quando il figlio di Mammoliti, pochi giorni dopo che il padre era stato tratto in arresto nell'operazione Koleos, si sarebbe rivolto sempre ad un intermediario per recuperare la somma da Di Stefano. L'intermediario, dal canto suo, si sarebbe poi impegnato a contattare un parente del boss catanese. Il timore, infatti, era che l’uomo, nonostante godesse di ottima fama anche oltre lo stretto, si stesse nascondendo al fine di sottrarsi al pagamento del debito contratto: "Ma tu dici che si nasconde", "Compa tel scarico, devo compra carica compa. Se fa questo non può stare a vita perché Io troviamo ovunque". La preoccupazione scaturiva anche dal fatto che Di Stefano, anche in precedenza, aveva avuto simili comportamenti, saldando però successivamente il debito. "Compare frutta ci vuole quella tua quando pensi che vai al mercato. Ciao compa come state" ... "Compare più tardi mi devo vedere con un parente di quello”. Amico" ... "Non lo mollo ci sto a dosso" ...Alle 7. Ciò appuntamento ti fàccio sapere buona giornata. A più tardi", si legge nelle intercettazioni.

In successive conversazioni, si fa poi riferimento all’episodio che ha visto tra i protagonisti anche Di Stefano nell’agosto del 2020: la sparatoria a Librino tra gli appartenenti al clan Cappello e una frangia dei Cursoti milanesi, far west che causò due morti e dieci feriti. Fatto che avrebbe giustificato l'irreperibilità di Di Stefano. “Avete visto che è successo a Catania disgrazie l'amico e in mezzo con tutti i suoi" ... "Per questo compa non c'era sono tutti blindati"... "Si compa proprio lui più di 10 feriti 2 morti con mitragliatore si dice in giro" ... "Buona sera compa non si capisce bene forse per il figlio avuto discussioni so solo che non dovere nessuno in giro neanche i sbirri compa".

I siciliani "cattivi pagatori"

In un'altra circostanza sempre il figlio di Mammoliti avrebbe incaricato anche Gregorio Tassone, corriere dell'associazione, di recuperare il credito di Catania: ''Vedete per quel scemo" ... "Che f deve i soldi x favore", lamentandosi del comportamento dei siciliani ritenuti pessimi debitori e che non chiudevano mai un conto: "Si compa ma figuratevi" - rispondeva Tassone ... "Quel punto due in più" ... 'Poi vi restino a dare sempre soldi" ... "Nn chiudono maiiiiii un contooo". Tassone raccontava di essersi recato in ben tre occasioni, nel 2019, a Catania, presso un autodemolitore, per tentare di rintracciare un debitore che non si rendeva irreperibile da tempo. "Conviene  lavorare solo cash" ... "lo sono andato 3 volte l'anno scorso a cercare uno che si nascondeva" ... "Lassotto all'autodemolizione". Ma Mammoliti in questo caso sembra quasi spezzare una lancia in favore dei siciliani giustificando l'insolvenza di Di Stefano a causa dell'arresto: "Si compa l'hanno arrestato x omicidio a Librino" ... "Ad agosto" ... "L'avete saputo??" ... "No compa nn sapevo" ..."Sisi l'anno arrestato" ... "A ammazzato a 2"... "Picciotti dei Cappelli".

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