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Domenica, 28 Aprile 2024
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Casa disabitata nel quartiere San Cristoforo come base logistica e punto di stoccaggio della droga | Video

Casa disabitata nel quartiere San Cristoforo come base logistica e punto di stoccaggio della droga | Video

Nell'appartamento individuato i militari, si sono trovati di fronte ad una porta blindata, con un'apertura rettangolare con sportellino in ferro richiudibile dall'interno, che consentiva di poter smerciare la droga "in sicurezza" dall'interno. Avuto accesso alla casa, questa si presentava priva di mobilio, ulteriore segno evidente che fosse disabitata ed utilizzata esclusivamente per le attività illecite. Al suo interno, i militari hanno trovato il 42enne e il 51enne, palesemente agitati, probabilmente perché in evidente stato di agitazione

Telecamere, porta blindata e uno sportellino per spacciare: scoperto "deposito della droga" a San Cristoforo

Telecamere, porta blindata e uno sportellino per spacciare: scoperto "deposito della droga" a San Cristoforo

Dopo vari appostamenti, i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento. Nel bagno, hanno trovato all’interno della tazza del water degli involucri di carta argentata, che non erano ancora riusciti ad essere smaltiti dagli scarichi. Dentro c'erano diverse dosi di marijuana e crack, che i due pusher presenti in casa avevano cercato di distruggere, una volta accortisi dell’arrivo dei militari

L'iter di "riduzione" del numero di farmacie a Tremestieri in cambio di voti

L'iter di "riduzione" del numero di farmacie a Tremestieri in cambio di voti

Da un lato la riduzione del numero di farmacie nel comune etneo, per favorire uno storico consigliere d'opposizione del comune di Tremestieri, Mario Ronsisvalle. Dall'altro, in cambio, il sostegno elettorale di Ronsisvalle e del suo gruppo politico a Santi Rando alle successive elezioni amministrative e alla candidata indicata da Sammartino alle elezioni per il Parlamento Europeo

"Stai attento che a casa non ti facciamo tornare. Sappiamo dove stai": così i clan "turbavano" le aste giudiziarie

"Stai attento che a casa non ti facciamo tornare. Sappiamo dove stai": così i clan "turbavano" le aste giudiziarie

Un giro di affari che faceva gola sia ai "Mussi 'i ficurinia" che al clan Assinnata. Il "modus operandi" consisteva nella turbativa del regolare svolgimento delle procedure di vendita immobiliare al fine di favorire determinati acquirenti che, dietro pagamento di un ricompensa per l'attività illecita, si rivolgevano al clan al fine acquistare o rientrare in possesso del bene, per conto dei debitori esecutati precedentemente proprietari

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