Duro colpo contro la mafia dei Nebrodi, sequestrati i beni di Giuseppe Pruiti
E' emerso dalle indagini come, dopo i maggiori controlli messi in atto dal parco dei Nebrodi, i clan mafiosi si siano adoperati per avere il controllo di terreni privati
E' emerso dalle indagini come, dopo i maggiori controlli messi in atto dal parco dei Nebrodi, i clan mafiosi si siano adoperati per avere il controllo di terreni privati
Sono stati sequestrate imprese e terreni agricoli,ristoranti,fabbricati nel territorio di Cesarò e Catania, diversi veicoli, rapporti finanziari e centinaia di titoli ordinari Agea
Il noto penalista e politico fu aggredito davanti al suo studio di Palermo la sera del 23 febbraio 2010 nei pressi del tribunale e, dopo alcuni giorni di coma, morì a causa delle gravissime seguito lesioni alla testa
La Direzione investigativa antimafia di Messina sta eseguendo la confisca dei beni, tra cui aziende intestate a soggetti fidati interposti, nei confronti di un noto soggetto legato alla cosca Santapaola-Picanello
Ai soggetti arrestati è contestato il reato di estorsione aggravata dal metodo "mafioso" attuato nei confronti di altri autotrasportatori
Era destinata al mercato della fascia jonica ed avrebbe fruttato oltre 15 mila euro
Il provvedimento ha colpito Gaetano Nobile, pluripregiudicato orbitante nell'area di influenza criminale del clan mafioso "Cappello". Il sequestro complessivo ammonta a oltre tre milioni e mezzo di euro
Sono beni mobili, immobili e rapporti bancari, compresi due noti esercizi pubblici, ritenuti riconducibili a elementi collegati a un clan mafioso etneo
Furti, atti di vandalismo, danneggiamenti, fino all'uccisione di animali, come un maiale con il cui sangue venivano scritte minacce. E, ancora, promesse di morte violenta. E' l'escalation del gruppo legato a Cosa nostra di Catania
Emerge anche la complicità di un operatore del 118 fuori servizio, che digita il codice di sicurezza per sbloccare le porte e permettere l'accesso ai malintenzionati
Il tribunale etneo lo ha infatti condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione
L'indagine era partita due mesi fa dalle minacce a un imprenditore edile della provincia di Catania, che stava eseguendo lavori a Centuripe e che aveva ricevuto minacce
I membri del gruppo criminale utilizzavano anche dei minorenni, intimando ai pusher al dettaglio di commettere rapine per ripianare i debiti relativi alla vendita della droga o ai sequestri