L'indagine attesta il tentativo degli indagati di riorganizzare l'assetto dei santapaoliani, in quanto la struttura della loro cosca nel tempo è stata duramente colpita dall'azione repressiva della magistratura e delle forze di polizia
"Cittadini senza paura contro tutte le mafie" e la "Lega difesa del cittadino" elogiano l'operato del questore Giuseppe Bellassai, insediatosi alla guida della questura di Catania lo scorso ottobre
La confisca ha riguardato beni patrimoniali del valore di oltre un milione e centomila euro, tra cui una villa in corso di costruzione sita a Santa Maria di Licodia intestata a un prestanome e la società "F Games srl", operante nel settore del noleggio
Si scatenano le polemiche sul presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino dopo che dalle carte dell’inchiesta "Doppio Petto" è emerso che anche il gruppo imprenditoriale del numero uno degli industriali etnei pagava il pizzo
Dall’alba di questa mattina, gli uomini della squadra mobile stanno eseguendo diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone legate, anche da vincoli di sangue, a Giacomo Maurizio Ieni, storico affiliato alla cosca mafiosa
Il movente dietro il delitto di "Franco Palazzo" sarebbe da ricercare, come emerge dalle carte dell'inchiesta, nel desiderio di vendetta del clan Santangelo in risposta al triplice omicidio avvenuto due anni prima in cui rimase ucciso anche Alfio Rosano, esponente di spicco dei “Pipituni”, vicino al clan mafioso
Grazie anche alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, Gianni Santangelo e Antonino Bulla sono stati individuati quali esecutori materiali dell’omicidio di Francesco Rosano, ucciso il 18 gennaio del 2008 ad Adrano. Mentre sia loro due che Salvatore Crimi e Alessio Samperi, sono imputati con accusa analoga per l'omicidio di Alfio Neri, assassinato nell'agosto dello stesso anno
Le indagini condotte dalla squadra mobile di Catania hanno consentito di ricostruire la dinamica ed individuare gli autori dell’omicidio di Francesco Rosano e di Alfio Neri, avvenuti entrambi nel 2008
Quattro esponenti di un clan mafioso di Adrano sono ritenuti responsabili dell'omicidio di Alfio Neri, commesso il 15 agosto 2008. Due di loro sono anche accusati dell'assassinio di Francesco Rosano, avvenuto il 18 gennaio dello stesso anno
Beni per 20 milioni di euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza. Il provvedimento fa seguito a una condanna definitiva per associazione a delinquere e frode fiscale, aggravati dal fatto di aver agito per agevolare il clan mafioso dei "Carcagnusi", facente capo al boss Santo Mazzei
Ognuno con un compito preciso, ad un orario preciso ed utilizzando una terminologia studiata bene. Una rete assortita di vedette, spacciatori, coordinatori, fornitori e custodi tutti al posto giusto che, cooperando tra loro, permettevano centinaia di cessioni di stupefacenti nell'arco di ciascun turno
Una piazza di spaccio suddivisa su due turni, uno dalle 09:00 alle 18:00 e uno dalle 18:00 alle 22:00, garantiva agli acquirenti l’acquisto di crack, cocaina e marijuana, sostanze stupefacenti per le quali pusher e vedette utilizzavano veri e propri “nomi in codice”. Un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Catania che, nella notte, ha portato a 14 arresti
Il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale chiede che venga fatta una ricognizione degli affidamenti in atto e che si sblocchino le nuove assegnazioni
I dettagli dell'operazione condotta dalla guardia di finanza di Catania che ha portato all'arresto dei due imprenditori ritenuti vicini al clan Scalisi. Ai domiciliari il referente della rete dei prestanome e venticinque aziende sequestrate
Sono le parole pronunciate durante la posa delle stele commemorativa di Caponnetto a Belpasso. La sua fine era avvenuta in modo atroce per mano del boss Aldo Carmelo Navarria, assieme ad altri complici. A consentire di ricostruire il delitto, il collaboratore di giustizia Francesco Carmeci
Le confessioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno contribuito a delineare il profilo criminale di Buda, che si sarebbe occupato di "ripulire" i capitali illeciti del gruppo Bonaccorsi-Carateddi. E' ritenuto un soggetto socialmente pericoloso
Il gruppo, capeggiato da un 15enne legato al gruppo Nizza, avrebbe spadroneggiato all’interno del locale con avventori e addetti ai lavori, ingaggiando finte risse per creare disordini, minacciando e picchiando barman e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite
Vito Vitale è stato arrestato non appena ha messo nuovamente piede sul suolo italiano, rientrando in aereo. Mentre Antonino Pulvirenti era andato in Germania per trovare lavoro, sperando forse di poter ricominciare una nuova vita
Le piazze di spaccio di via Capo Passero consentivano a circa 2.500 clienti giornalieri di acquistare a qualsiasi ora del giorno e della notte loro dose quotidiana di marijuana, cocaina o crack. Il volume d'affari giornaliero circa 240.000 euro al giorno, prevalentemente destinati al sostentamento degli associati ed al mantenimento dei detenuti mafiosi e delle loro famiglie
Nonostante le centinaia di arresti effettuati tra le file del clan Santapaola durante le operazioni che hanno interessato la via Capo Passero di San Giovanni Galermo (Leo 121, Cape Sparrow, Quota Cento, Scanderbeg ed altre), erano state ricostituite quattro diverse piazze di spaccio, attive h24 ed organizzate in maniera "aziendale". Il comandante della Compagnia dei carabinieri di Fontanarossa, Beatrice Casamassa, commenta l'esito del blitz "Malerba", eseguito questa mattina
Nel video, diffuso dalla guardia di finanza, il patrimonio sequestrato ad Antonio Siverino, detto "U miliardariu", e al figlio Francesco, imprenditori ritenuti "socialmente pericolosi" e "contigui" al clan Scalisi di Adrano, articolazione locale della famiglia "Laudani". Oltre 98 milioni di euro di euro frutto di una scalata imprenditoriale
Militari della guardia di finanza stanno sequestrando in diverse province di Sicilia, Lazio, Lombardia e Veneto beni per 98 milioni nei confronti di due imprenditori ritenuti contigui al clan mafioso "Scalisi" di Adrano, articolazione locale della famiglia "Laudani"