Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere, salperà invece domani. I migranti sbarcati ieri dalle due navi sono stati trasferiti al PalaSpedini, il palazzetto dello sport di zona Cibali è stato trasformato in un centro di prima accoglienza
Con l'ok allo sbarco dei migranti a terra "i medici hanno agito secondo scienza e coscienza ed hanno rispettato pienamente il giuramento di Ippocrate". Ad affermarlo è l'arcivescovo di Catania, Luigi Renna a margine di un convegno a Roma promosso dalla Cei
Tutte le persone che erano rimaste a bordo sono state fatte sbarcare ieri sera e portate in un impianto sportivo di proprietà del Comune, il Palaspedini
Lo ha comunicato il capo delegazione di Msf, Juan Matias Gil, parlando con i cronisti fuori dai cancelli del molo 10 dove è ormeggiata la Ong. L'equipe medica dell'Asp di Catania si è trasferita sull'Humanity 1 dopo aver dichiarato pazienti psicologicamente fragili i migranti a bordo della Geo Barents. La valutazione ha portato all''annuncio del loro imminente sbarco
Devono ancora essere visitati una quarantina di migranti. Lo rende noto da Juan Matias Gil, capo Missione della Geo Barents. Intanto prosegue il picchetto della Rete Antirazzista
I promotori chiedono lo sbarco immediato di tutti i migranti senza le selezioni volute dal Governo, giudicate “arbitrarie, fuorilegge, contro ogni umanità”
"Non possiamo - si legge nella nota inviata dagli studenti - restare inermi dinnanzi alla solita vecchia retorica di distrazione di massa sulla pelle dei più deboli. Non abbiamo paura di essere tacciati di buonismo, noi siamo qui oggi ad urlare che Catania è città di solidarietà e di accoglienza, nessun uomo è 'illegale'"
Hanno chiesto tutti, con domanda già presentata, il riconoscimento del loro status di profughi e, inoltre, sono naufraghi che sono stati soccorsi durante un intervento in mare e quindi le operazioni di salvataggio, come prevedono le norme internazionali, vanno concluse e portate a termine. E' il contenuto del ricorso
C'è anche Luna Meli, vice referente territoriale di Refugees Welcome, tra i manifestanti che stanno trascorrendo la notte al porto di Catania, nei pressi della Geo Barents che staziona al molo 10. Il sit in procede in maniera permanente da oltre 24 ore. Mercoledì pomeriggio si terrà una manifestazione unitaria con i sindacati, associazioni umanitarie e realtà cittadine che operano nel sociale
"Nelle ultime ore non abbiamo avuto alcuna comunicazione dalle autorità. Abbiamo chiesto di fare una rivalutazione delle persone a bordo perché alcune hanno avuto attacchi di panico e nessuno ha avuto valutazioni psicologiche: ancora non abbiamo avuto risposte". Così il capo missione della Geo Barents, Juan Matias Gil, parlando al molo 10 del porto di Catania
Una delle tre persone che si erano buttate in mare è risalita a bordo della Geo Barents. "Ha spiegato di essersi buttato - spiegano dallo staff di Medici Senza Frontiere - per aiutare uno degli altri che ha compiuto questo gesto a raggiungere la banchina sano e salvo. Restano al molo le altre due persone che stiamo assistendo"
Lo rende noto l'avvocato Riccardo Campochiaro, del team legale di Sos Humanity, anche in relazione alla tempistica di presentazione dei ricorsi al Tar del Lazio ed al tribunale civile. A bordo della Geo Barents rimangono invece 215 persone, tre delle quali si sono gettate in acqua. Sono stati soccorsi, ma non vogliono tornare sulla nave
Il presidente della comunità di Sant'Egidio rinnova la volontà di collaborazione per l’accoglienza dei migranti approdati nel porto di Catania sulle navi Humanity 1 e Geo Barents
Sulla prima ci sono a bordo 35 delle 179 persone soccorse, dopo che 144 sono state fatte scendere perché ritenute "fragili" dalla commissione medica dell'Usmaf. Una decisione contestata dalla ong tedesca che ha annunciato presenterà ricorso al Tar contro l'ordine impartito al comandante di lasciare il porto di Catania
L’Arcivescovo di Catania, la Caritas diocesana e la Comunità di Sant’Egidio dalla sera di sabato hanno manifestato la volontà di collaborazione per l’accoglienza dei migranti approdati nel porto della Città sulla nave Humanity 1
"Non andrò via fino a quando non saranno scesi tutti", ha affermato il capitano della nave Joachim Ebeling. La ong ha inoltre ingaggiato una battaglia legale contro i provvedimenti del governo italiano annunciando ricorso al tribunale amministrativo del Lazio
Lo affermano, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti e il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino. Per i due dirigenti sindacale "selezionare arbitrariamente i naufraghi è fuori legge e contro ogni umanità"
"I naufraghi rimasti a bordo - spiega Joachim Ebeling, comandante della Humanity 1 - sono in uno stato depressivo e di apatia, siamo profondamente preoccupati per la loro salute mentale. E' difficile riuscire a spiegargli quello che sta succedendo"
Medici Senza Frontiere critica le scelte del Governo, ribadendo che "un'operazione di soccorso si può considerare conclusa solo dopo che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare"
I primi a toccare la banchina sono stati tre minori ed un neonato di 7 mesi, subito visitati a bordo di un'autombulanza e poi fatti salire su un bus dell'Amt. Nelle prossime ore andranno avanti le ispezioni delle autorità italiane che, come diposto da un apposito decreto del Governo, dovranno accertare chi ha i requisiti per essere accolto in Italia
Le due navi umanitarie, insieme alla Ocean Viking, si trovano a ridosso della costa catanese per trovare riparo dal maltempo. Ma non è stata concessa nessuna autorizzazione all'approdo