Restano gravi le condizioni del 27enne albanese trovato all'interno dell'abitazione: ha un proiettile in corpo e non è stato ancora operato. Il secondo ferito, un 42enne catanese, avrebbe riferito agli inquirenti di essersi trovati in casa per svolgere un lavoro
Il figlio 16enne della coppia, che ha ritrovato i corpi dei genitori nella loro casa di Rimini, è stato accolto da dei parenti della madre e in queste ore stanno arrivando anche i parenti del padre, originario di Catania
La sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale dei carabinieri all'opera sulla scena del crimine, una villetta di San Gregorio. A sparare sarebbe stato il fratello della vittima, Rosario Vitale, al culmine dell'ennesima lite familiare
Il turista polacco che cammina e, dietro di lui, un uomo che lo segue. Sono le immagini riprese dalle telecamere dell'istituto di vigilanza The Guardian, tra via Neve e via Penniniello, nei pressi di piazza Stesicoro
E' avvenuto nella zona della stazione ferroviaria. La vittima che, in passato aveva frequentato un collaboratore di giustizia di Adrano, è stata condotta in ospedale dove i medici le avrebbero riscontrato arrossamenti al viso guaribili in sette giorni
E' accaduto nel tardo pomeriggio di oggi in via D'Amico. Un uomo, a bordo di un'auto, ha avvicinato la donna colpendola al volto con una sostanza acida probabilmente diluita, come specificato dalla polizia che indaga su quanto accaduto
I carabinieri del nucleo operativo del Comando provinciale etneo e della Compagnia di Acireale sono alla ricerca di un uomo che aveva avuto con Ilardi dei rapporti di natura economica, riferiti al recente passato
Il killer che gli ha sparato alle spalle mentre si trovava accanto alla sua Fiat Bravo grigia, parcheggiata nei pressi di un circolo di caccia, è ancora ricercato dai carabinieri
Gli investigatori cercano di fare luce sul legame che univa i tre protagonisti di questa tragica vicenda. Ufficialmente tra loro non c’era alcun rapporto particolare
Il presidente della commissione Antimafia, interviene sull'indagine relativa a Società Interporti siciliani che vede indagati, tra gli altri, due assessori regionali
Un uomo di 46 anni è stato trovato morto in un appartamento in via Dell'Adamello 15, nella zona di corso Indipendenza. Una nipote ha riferito che l'uomo sarebbe deceduto questa mattina, per cause naturali. Qualcosa però pare non convinca gli inquirenti, che stanno effettuando un intervento
Gli agenti del centro di sicurezza cibernetica della Sicilia orientale della polizia postale, con sede a Catania, e della Digos, hanno proceduto al sequestro di apparecchiature informatiche e dell’account social
I carabinieri della compagnia di Paternò e del nucleo investigativo del comando provinciale etneo, coordinati dalla Procura di Catania, hanno lavorato tutta la sera per effettuare i rilievi sul posto, ascoltando le persone che erano in contatto con la vittima per cercare di aprire una pista
L’organizzazione avrebbe accumulato profitti per almeno 8 milioni di euro durante il periodo delle indagini e causato danni all'industria del settore audiovisivo per 30 milioni al mese. Sono almeno settanta gli indagati: ancora da approfondire le responsabilità dei singoli acquirenti acquirenti, migliaia in tutta Italia, che venivano individuati con il passaparola o su Telegram
La piccola era nata sana, anche se prematura, e posta in incubatrice. Alcuni giorni dopo è stato comunicato ai genitori che era sopraggiunta un'infezione causata da un batterio. Morirà l'11 agosto per insufficienza cardiaca: i genitori chiedono di accertare eventuali responsabilità
Il 43enne Giuseppe Buscemi pare avesse un passato burrascoso, segnato dalla dipendenze da droghe (anche eroina) ed alcol. Il padre del 23enne indagato per omicidio, lo aveva accolto in casa, proprio per aiutarlo. Secondo quanto riferito dall'avvocato difensore, Vincenza Pirracchio, giovedì sera sarebbe scoppiata una lite in seguito alla recente condanna per atti persecutori nei confronti della ex moglie
L’indagato, esperto nell’utilizzo dei sistemi informatici, in questi anni sarebbe riuscito a nascondere abilmente le tracce utilizzando avanzati sistemi di anonimizzazione
L'operazione contro la pedopornografia è partita da Palermo e ha coinvolto anche Reggio Calabria: complessivamente sono stati eseguiti tre arresti e denunciate 17 persone
I funerali della piccola Elena Del Pozzo saranno celebrati mercoledì prossimo alle 17 nella Cattedrale di Catania. Ad officiare la messa sarà l'arcivescovo metropolita Luigi Renna. Nel frattempo proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell'omicidio della bambina
I carabinieri sono impegnati nella ricerca dell'arma usata dalla 23enne Martina Patti per uccidere la figlioletta di 5 anni, Elena Del Pozzo, lo scorso 13 giugno a Mascalucia. A cinque giorni dal rinvenimento del cadavere, gli inquirenti sono tornati nel campo di via Turati per sondare ogni centimetro di terra, nella speranza di trovare il coltello cui la donna ha fatto riferimento in sede di interrogatorio. Dovrebbe toccare in seguito all'abitazione in cui la bimba e la madre vivevano: si attende probabilmente la sera per utilizzare il luminol per la ricerca di possibili macchie di sangue, che non sono state trovate nella Fiat 500 della donna
Tre i principali passaggi che riguarderanno, a stretto giro, le indagini sulla morte della piccola Elena Del Pozzo. La convalida del fermo della madre Martina Patti (sorvegliata a vista nel carcere di piazza Lanza) dovrebbe arrivare domani, insieme all'interrogatorio di garanzia, in programma alle 9 e 30. Gli accertamenti irripetibili sulla villetta in cui abitava la donna saranno fondamentali per rilevare tracce biologiche e capire se l'omicidio è avvenuto tra le mura domestiche o nel campo, come riferito dalla donna. L'autopsia sul corpo della bimba dovrebbe sarà eseguita venerdì alle 8 e 30. La Procura e l'avvocato Gabriele Celesti hanno nominato i propri consulenti di parte. Si cerca ancora l'arma del delitto
L'accusa contestata è omicidio pluriaggravato premeditato, in quanto già ieri la donna si sarebbe dotata di una zappa ed un badile per sotterrare il corpo della piccola in un terreno che entrambe conoscevano bene. "Un triste quadro familiare - come precisa la Procura etnea - costituito da due ex conviventi che, a prescindere dalla gestione apparentemente serena della figlia Elena, avevano allacciato nuovi legami e non apparivano rispettosi l’un l’altro”
"Il piccolo è in buona salute - spiega oggi Piercarmine Sica, comandante del reparto operativo del comando provinciale etneo - e stiamo indagando a 360 gradi per identificare l'autore del gesto. Le telecamere in zona sono poche, non ci aiutano molto. Pensiamo che il parto sia avvenuto poche ore prima"